Questa mattina si e’ verificata un’altra aggressione fisica ai danni di tre netturbini dell’azienda municipalizzata Ama. I tre sono stati colpiti mentre effettuavano la raccolta della carta, due di loro sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche. Lo riferisce in una nota la Fp Cgil di Roma e del Lazio. “Quanto accaduto e’ inaccettabile. Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno, tra mille difficolta’, operano per il bene della citta’ a pagare le conseguenze dell’esasperazione e della frustrazione delle persone per qualita’ dei servizi pubblici”, spiega il segretario Giancarlo Cenciarelli. “Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarieta’ ai lavoratori chiediamo all’azienda un cambio di passo – aggiunge -. E’ ora di superare la stagione del sospetto sull’operato del proprio personale. E’ tempo che il management investa il proprio tempo e le risorse dell’Ama nel tutelare la salute e la sicurezza del proprio personale, che passa anche dal dotare le lavoratrici e lavoratori di strumentazioni, mezzi e di un’organizzazione del lavoro in grado di migliorare la qualita’ del servizio offerto alla cittadinanza e le condizioni di lavoro. Su questi temi chiediamo ad Ama di convocarci con urgenza e al socio unico, Roma Capitale, di far sentire il proprio sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi pubblici capitolini”.
L’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, in una nota esprime “piena solidarietà ai due operatori minacciati e aggrediti questa mattina mentre svolgevano il loro servizio in via Fortunato Pintor” e rivolge “l’augurio di pronta guarigione all’operatore ferito. Un episodio brutale e inqualificabile da condannare con fermezza – aggiunge Alfonsi – che si aggiunge, purtroppo, a un analogo caso di violenza accaduto al Labaro che ha coinvolto altri tre operatori in servizio. Episodi particolarmente odiosi perché colpiscono lavoratori impegnati in un servizio gravoso e di importanza fondamentale per la città”.