Si sono ritrovati quasi spontaneamente ieri davanti alla facoltà di Scienze Statistiche dell’Università La Sapienza di Roma per ricordare Ilaria Sula, la loro compagna di studi uccisa dall’ex fidanzato.
Il suo corpo, dopo giorni di ricerche, è stato trovato chiuso in una valigia e gettato in un dirupo nel comune di Capranica Prenestina. Un migliaio di giovani, in tutto che hanno esposto uno striscione con la gigantografia della foto di Ilaria la scritta “Sapienza ricorda Ilaria Sula”, mentre decine di mazzi di fiori sono stati poggiati davanti l’ingresso delle aule dove la ragazza passava per seguire le lezioni e anche alcuni biglietti; su uno c’era scritto “Lotteremo affinché tu sia l’ultima”.



“Ilaria la conoscevo di vista. La vedevo quando seguivamo i corsi insieme – dice un compagno di università che ha partecipato all’iniziativa. Era molto solitaria ma anche molto diligente. Pensare che una persona con cui condividevi il corso se ne è andata per colpa di un altro ragazzo, che non è riuscito a gestire le proprie emozioni, e che sia riuscito in maniera brutale a levarle la vita, per me è ancora più pesante e difficile da concepire”.
Un pensiero per Ilaria “che Sapienza porta con tutta la sua comunità – ha detto Antonella Polimeni, rettrice dell’Università Sapienza -. Un grande abbraccio tra noi, i suoi compagni di corso che in questi giorni l’hanno cercata. Un brutale femminicidio, ancora una altro. Un evento quasi fotocopia con quello all’università di Messina, come se questi episodi, in maniera seriale ripetono una formula e un cliché similissimo. Mi auguro che anche nei prossimi giorni seguiranno altre iniziative e momenti corali. Domani faremo una passeggiata nella città universitaria per ricordare Ilaria ma non dobbiamo dimenticare che tutte le istituzioni devono lavorare insieme a più livelli, perché servono le leggi e la repressione, ma serve anche affinità che vada al cuore della formazione. Una formazione che rispetto alla educazione sentimentale deve iniziare più precocemente possibile. L’università è certamente un terreno su quale bisogna lavorare molto e Sapienza lo sta facendo”.