Gli attivisti di Ultima Generazione hanno protestato stamane a Roma, sulla via Flaminia. Si sono seduti sulle strisce pedonali nel quartiere di Ponte Milvio ed espongono cartelli con la scritta ‘Non paghiamo il fossile’. “Abbiamo attuato un blocco stradale in via Flaminia – scrivono sui social – le azioni si intensificano nella Capitale. Il momento di pretendere giustizia sociale, il momento di smettere di pagare il fossile, è adesso! Non possiamo più “sperare” che chi governa farà la cosa giusta”. In pochi minuti il traffico è andato in tilt. Gli attivisti hanno voluto approfittare della visita a Roma della delegazione del Bureau international des expositions (Bie) incaricata di valutare la candidatura della città a Expo 2030, per far sentire la propria voce. Alcuni sono stati identificati e portati in questura.
Il tempo effettivo del blocco è stato di 25 minuti.
Nulla in confronto ai disagi e ai rallentamenti dovuti alle grandinate straordinarie degli ultimi giorni.
“Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l’unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta, i risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è drammatica. Ho paura per la mia casa. In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia. Bisogna investire nella messa in sicurezza delle case, nell’abbassamento delle emissioni e non nel fossile. Gli eventi climatici estremi nel 2022 sono raddoppiati. Il disagio che stiamo creando noi in questo momento è nettamente inferiore ai disagi creati dalle grandinate di questi giorni. Chiediamo solo un po’ di fiducia agli automobilisti, lo stiamo facendo per tutti”, hanno spiegato gli ambientalisti hanno preso parte all’azione di questa mattina.