Roma: blitz movimenti casa, occupato stabile in via Sicilia – VIDEO

Sul posto sono intervenuti i blindati della polizia e la Digos

Blitz di un gruppo di attivisti appartenenti ai movimenti per il diritto all'abitare, che ha occupato uno stabile in via Sicilia, nel quartiere Salario, vicino al Ministero dello sviluppo economico (2 dicembre 2022)

Blitz questa mattina di un gruppo di attivisti appartenenti ai movimenti per il diritto all’abitare, che ha occupato uno stabile in via Sicilia, nel quartiere Salario a Roma, vicino al Ministero dello sviluppo economico. Sul posto sono intervenuti i blindati della polizia e la Digos, che stanno monitorando la situazione dall’esterno del palazzo, mentre gli occupanti sono barricati all’interno. Il clima al momento è tranquillo. Secondo quanto si apprende, si tratta di 49 famiglie in emergenza abitativa che insieme ad Asia Usb, ai movimenti di lotta per la casa e all’organizzazione giovanile “Cambiare rotta” hanno occupato lo stabile. “Giù le mani dalla direttiva Gualtieri”, si legge sullo striscione, calato sulla facciata del palazzo. L’azione è stata compiuta oggi, in occasione dello sciopero generale del sindacalismo di base e conflittuale. “Sono 49 famiglie, cifra simbolica dato che a 50 scatterebbe il famigerato decreto ‘anti-rave’ in emergenza abitativa, ma a livello nazionale sono 11 milioni le famiglie impoverite e messe in difficoltà dalla crisi – si legge in una nota del sindacato Asia-Usb – L’immobile occupato era tenuto sfitto, inutilizzato e ad uso esclusivo della rendita parassitaria: oggetto di quella speculazione da parte di agenzie e fondi immobiliari che sta trasformando il quadrante Ludovisi, nel Municipio I, in una vetrina. Riprendiamoci la città: contro speculazione e povertà, contro il carovita e l’attacco al reddito di cittadinanza, più diritti, più salario, più case”, conclude la nota.

Paolo di Vetta, esponente del movimento, ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa: “Abbiamo scelto questo giorno in occasione dello sciopero generale del sindacalismo di base. La nostra unica forma di sciopero è l’occupazione. Abbiamo scelto un quadrante che si sta trasformando in maniera veloce, una vetrina per turisti in vista di Giubileo o per l’Expo. Siamo entrati in questo villino dove c’è un cantiere, non in condizioni abitabili. Abbiamo deciso di occupare – ha spiegato Di Vetta – per due motivazioni: per difendere la direttiva Gualtieri e per affermare il diritto di cinque famiglie che stavano nello stabile di viale delle Province che avevano diritto ad avere un alloggio, ma che non l’hanno ottenuta. Con il Prefetto avevamo raggiunto un accordo per assegnare 147 alloggi, corrispondenti alle famiglie che stavano in viale delle Province, ma solo 141 l’hanno ottenuto. C’è tanta polizia qui fuori intenzionata a sgomberare, ma noi preferiamo una soluzione alla platealità di uno sgombero. Abbiamo ottenuto un incontro con il prefetto per il 9 dicembre, mentre mercoledì prossimo, alle ore 18, incontreremo l’assessore Zevi. Inoltre – ha concluso l’esponente del movimento per il diritto all’abitare – incontreremo anche il ministro Piantedosi, per affrontare le politiche della città di cui è stato prefetto, ma ancora non abbiamo una data”.

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