E’ indagato per lesioni plurime e sarà interrogato non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno il conducente dell’autobus, che ieri si è schiantato contro un albero in Via Cassia, a Roma.L’uomo, ancora ricoverato all’ospedale Santo Spirito per la forte contusione al torace, non è stato ancora sentito dagli inquirenti e i medici che lo hanno in cura parlano di un forte stato confusionale successivo all’incidente.
Intanto a breve partiranno le verifiche sul suo cellulare di servizio e su quello personale, che sono stati sequestrati come il veicolo, su cui verrà effettuata una perizia tecnica per evidenziare eventuali malfunzionamenti.Ancora non si conoscono le cause dell’incidente e i motivi per cui l’autista abbia perso il controllo del bus della linea 301: il conducente è risultato negativo ai test alcolemico-tossicologici, non è chiaro se abbia avuto un malore, mentre bisognerà attendere le analisi sui due cellulari per escludere la possibilità che tutto sia nato da una distrazione dovuta a una telefonata.
Lo scontro è avvenuto mercoledì, poco dopo le 9, quando il bus ha sbandato all’altezza del civico 481 di Via Cassia, finendo contro un pino. Tutto è accaduto in pochi attimi: oltre quaranta, tra i passeggeri che affollavano il veicolo nell’ora di punta, sono rimasti feriti nello schianto. Nove dei quali sono stati ricoverati in codice rosso in vari nosocomi della Capitale per contusioni e fratture.
La vicenda ha riacceso le polemiche sulla cattiva qualità del trasporto pubblico capitolino con il Codacons che si dice pronto a costituirsi parte civile nel procedimento: “I passeggeri presenti sull’autobus hanno diritto a ottenere il risarcimento dei danni anche in assenza di lesioni, e solo per i rischi corsi e la paura e lo stress subiti – spiega il presidente Carlo Rienzi -. In tal senso siamo a disposizione dei viaggiatori presenti sul bus per avviare nei confronti dell’Atac le dovute azioni risarcitorie”.