Costruire o riqualificare due Tmb, realizzare dei nuovi impianti per produrre biometano, la raccolta differenziata al 65% tramite il porta a porta all’80%, la fusione di Ama in Acea. E poi un programma straordinario di spazzamento della citta’ per 12 mesi. Sono i quattro punti chiave del piano rifiuti per la Capitale lanciato oggi da Carlo Calenda.
Il leader di Azione, di fatto, e’ il primo a lanciare dei punti programmatici nella corsa al Campidoglio sfidando Virginia Raggi.
Un programma da 800 milioni di euro che, secondo Calenda, 800 e pari a quanto il Comune ha speso negli ultimi 5 anni per specie in giro per tutta Italia parti di lavorazione dei rifiuti non riuscendo a rendere il ciclo autosufficiente. Il documento si avvia con un piano straordinario di pulizia della citta’ da 40 milioni di euro: spazzamento delle aree pubbliche, rimozione delle erbe infestanti, cancellazione delle scritte vandaliche e raccolta foglie.
Il leader di Azione prevede di finanziario tagliando diseconomie di spesa in Ama. Sugli impianti Calenda immamgina due fasi: subito tritovagliatori e strutture di prossimita’ per chiudere il Tmb di Rocca Cencia e trasformarlo in una moderna struttura per la valorizzazione del secco.
A seguire la realizzazione di tre impianti capaci di produrre biometano dal trattamento delle frazioni organiche. Tre piattaforme per valorizzare plastiche e vetro. Un impianto dedicato al riciclo della carta e del cartone e una grande officina del riciclo per i rifiuti ingombranti. Una bioraffineria, capace di produrre idrogeno e biocombustibili dai rifiuti urbani senza dover piu’ ricorrere a discariche ed emettere CO2. Infine la costruzione o riqualificazione di due Tmb.