Protezione civile e dipartimento Ambiente del Comune contro la diffusione della vespa orientalis, il terribile imenottero che non veniva segnalato a Roma dagli anni Cinquante, scrive oggi il dorso locale di Repubblica. Attirato dai rifiuti, in particolare dai resti della carne, si aggira soprattutto nelle zone centrali della Capitale.
Mentre le segnalazioni no si contano, secondo quanto riporta Repubblica, si attiva anche il Campidoglio con una serie di azioni volte a contrastare il fenomeno. Anche – spiega il quotidiano romano – attraverso il numero verde della protezione civile di Roma (800 854 854), attraverso il quale i cittadini potranno segnalare l’avvistamento di nidi e insetti. Una squadra interverrà sul posto, come successo ieri pomeriggio in piazza Venezia (dove però, alla fine, si trattava di calabroni).
Anche Ama è pronta a fare la sua parte e interverrà “nei casi in cui sia necessario l’utilizzo di insetticidi e disinfettanti”, spiega Sabrina Alfonsi, assessora comunale all’Ambiente e ai Rifiuti. E “come assessorato Ambiente – prosegue Alfonsi – ci siamo lamentati da subito, insieme alla protezione civile, per monitorare e intervenire immediatamente su ogni caso che ci è stato segnalato”.
Tra gli interventi più recenti, quelli eseguiti il 25 e il 26 agosto con sopralluoghi a Colle Oppio e poi a piazza Nicoloso da Recco, via Giovanni Miani, via Ambrogio Contarini, via Costantino Beltrami, via Giovanni Battista Belzoni, tutte tra Piramide, San Saba e Aventino.
Le zone di Roma dalle quali arrivano più segnalazioni sono quelle più entrai. Municipio I, fino a Monteverde (che è nel XII), ma anche il II. Intanto sono già stati predisposti i sopralluoghi nelle aree segnalate ieri da Repubblica: da Prati a Villa Pamphilj, passando per Monteverde.