Roma: con l’arcobaleno in piazza del Campidoglio per gridare “Pace Subito”

questa mattina, alcune centinaia di persone si sono incontrate per ribadire, così come lo si sta facendo in altre cento piazze d’Italia, la necessità di fermare i conflitti nel mondo

La manifestazione in Campidoglio

“Pace Subito”, quasi un ordine quello pronunciato dalla piazza del Campidoglio dove si sono ritrovate, questa mattina, alcune centinaia di persone per ribadire, così come lo si sta facendo in altre cento piazze d’Italia, la necessità di fermare i conflitti nel Mondo. L’arcobaleno, su bandiere e striscioni, ha colorato la piazza dominata dalla stata equestre di Marco Aurelio in occasione della giornata nazionale di mobilitazione promossa dalla coalizione Europe for Pace ed AssisiPaceGiusta. Al flash-mob hanno partecipato l’Acli Roma, Anpi Coordinamento Provinciale Roma, Arci Roma, Auser Lazio, Cgil Roma e Lazio, Forum del Terzo Settore, Libera Roma, Nonna Roma, Rete dei Numeri Pari, Rete degli Studenti Medi Lazio e Unione degli Universitari Roma.

Dopo due anni di conflitto in Ucraina “credo che sia ancora più forte la necessità di fermare la guerra, anche perché si è allargata. Oggi non siamo di fronte al rischio che la guerra torni ad essere lo strumento di regolazione; lo è già”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini intervenendo alla manifestazione in Campidoglio. La guerra “si è allargata in Africa, in Medio Oriente. Credo che, mai come adesso, ci sia bisogno di scendere in piazza, come faremo oggi in tutte le piazze d’Italia, per dire che c’è bisogno di pace, di diplomazia, di politica; c’è bisogno di fermare il ricorso al riarmo. Si sta investendo in armi quando noi abbiamo bisogno di investire nel lavoro, in sicurezza, in salute, in cura dell’ambiente. Abbiamo bisogno che la diplomazia torni a svolgere il proprio ruolo e per questo è importante essere qui e rilanciare con forza questa battaglia e affermare la necessità che cessino le armi sia in Ucraina, sia in Palestina sia a Gaza, sia Africa. Credo che oggi questo sia il messaggio più forte e che deve arrivare, anche perché senza pace non c’è possibilità di dare un futuro al mondo”.

E’ una iniziativa “importante, quella che si è svolta in Campidoglio, per chiedere di fermare le guerre e i massacri che stanno avvenendo in tante parti del mondo e in Palestina”. Lo ha detto il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola. “Siamo qui insieme a tante associazioni, per chiedere alle istituzioni di intervenire per garantire a tanti civili, di non vedere più morire i loro cari. Non ci arrendiamo all’idea che nel mondo siano le guerre l’unico modo per risolvere i conflitti. Diciamo oggi, stop al massacro e, soprattutto, diciamo ‘Pace subito’. Chiediamo che il governo cambi passo perché non è accettabile il silenzio e la mancata attività del nostro esecutivo”.

La presenza qui “è doverosa, perché siamo L’Anpi e veniamo da una storia in cui abbiamo conquistato la libertà, la democrazia e la Costituzione, che all’articolo 11, dice che l’Italia ripudia la guerra”. Lo ha detto Marina Pierlorenzi, Presidente di Anpi Roma. “Siamo i figli e i nipoti di quella generazione che ha conquistato quella Costituzione democratica, repubblicana e che ci ha dato la libertà e un no netto alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. Abbiamo detto no fermo a invasione della Russia in Ucraina; un no agli attentati terroristici in Israele, ma altrettanto con chiarezza diciamo no al massacro che si sta perpetrando in Palestina”.

“Pace Subito”, quasi un ordine quello pronunciato dalla piazza del Campidoglio dove si sono ritrovate, questa mattina, alcune centinaia di persone per ribadire, così come lo si sta facendo in altre cento piazze d’Italia, la necessità di fermare i conflitti nel Mondo. L’arcobaleno, su bandiere e striscioni, ha colorato la piazza dominata dalla stata equestre di Marco Aurelio in occasione della giornata nazionale di mobilitazione promossa dalla coalizione Europe for Pace ed AssisiPaceGiusta. Al flash-mob hanno partecipato l’Acli Roma, Anpi Coordinamento Provinciale Roma, Arci Roma, Auser Lazio, Cgil Roma e Lazio, Forum del Terzo Settore, Libera Roma, Nonna Roma, Rete dei Numeri Pari, Rete degli Studenti Medi Lazio e Unione degli Universitari Roma.

Dopo due anni di conflitto in Ucraina “credo che sia ancora più forte la necessità di fermare la guerra, anche perché si è allargata. Oggi non siamo di fronte al rischio che la guerra torni ad essere lo strumento di regolazione; lo è già”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini intervenendo alla manifestazione in Campidoglio. La guerra “si è allargata in Africa, in Medio Oriente. Credo che, mai come adesso, ci sia bisogno di scendere in piazza, come faremo oggi in tutte le piazze d’Italia, per dire che c’è bisogno di pace, di diplomazia, di politica; c’è bisogno di fermare il ricorso al riarmo. Si sta investendo in armi quando noi abbiamo bisogno di investire nel lavoro, in sicurezza, in salute, in cura dell’ambiente. Abbiamo bisogno che la diplomazia torni a svolgere il proprio ruolo e per questo è importante essere qui e rilanciare con forza questa battaglia e affermare la necessità che cessino le armi sia in Ucraina, sia in Palestina sia a Gaza, sia Africa. Credo che oggi questo sia il messaggio più forte e che deve arrivare, anche perché senza pace non c’è possibilità di dare un futuro al mondo”.

E’ una iniziativa “importante, quella che si è svolta in Campidoglio, per chiedere di fermare le guerre e i massacri che stanno avvenendo in tante parti del mondo e in Palestina”. Lo ha detto il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola. “Siamo qui insieme a tante associazioni, per chiedere alle istituzioni di intervenire per garantire a tanti civili, di non vedere più morire i loro cari. Non ci arrendiamo all’idea che nel mondo siano le guerre l’unico modo per risolvere i conflitti. Diciamo oggi, stop al massacro e, soprattutto, diciamo ‘Pace subito’. Chiediamo che il governo cambi passo perché non è accettabile il silenzio e la mancata attività del nostro esecutivo”.

La presenza qui “è doverosa, perché siamo L’Anpi e veniamo da una storia in cui abbiamo conquistato la libertà, la democrazia e la Costituzione, che all’articolo 11, dice che l’Italia ripudia la guerra”. Lo ha detto Marina Pierlorenzi, Presidente di Anpi Roma. “Siamo i figli e i nipoti di quella generazione che ha conquistato quella Costituzione democratica, repubblicana e che ci ha dato la libertà e un no netto alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. Abbiamo detto no fermo a invasione della Russia in Ucraina; un no agli attentati terroristici in Israele, ma altrettanto con chiarezza diciamo no al massacro che si sta perpetrando in Palestina”

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014