La Capitale è stata lo spartito di Ennio Morricone. La città, ma non solo. Nella vita del grande maestro, oltre alla musica, anche la passione per la squadra della Roma. “E’ una squadra da sempre con un carattere internazionale ma che sentimentalmente è racchiusa nei propri rioni – raccontava nel 2012 in un’intervista -. E’ una squadra aperta alla gente, al popolo, e comunque ha la capacità di essere internazionale, globale. E per questo lascia molto spazio alla fantasia”.
Morricone non ha risparmiato critiche alla sua squadra, quando questo era necessario Durante una conferenza stampa per la presentazione di un film disse ai giornalisti: “Dite ai dirigenti di continuare a vendere i giocatori buoni…”. La Roma non se la passava bene, tantoché all’epoca Spalletti aveva appena sostituito Garcia e c’erano molti dubbi sulle possibilità di riscatto per Totti e compagni.
Originario di Arpino in provincia di Frosinone, ma nato a Roma, figlio di Mario Morricone (1903-1974) e Libera Ridolfi (1905-1994). Ha tre sorelle: Adriana, Maria e Franca. Il padre era un trombettista che lavorò con diverse orchestre, mentre la madre aveva una piccola industria tessile. Da Trastevere, in adulta si era poi spostato all’Eur.
Il giovane Ennio studia musica al Conservatorio di Santa Cecilia. In seguito completa la sua formazione studiando anche musica corale e direzione di coro. Un successo che è stato frutto di un impegno costante.
Conseguito il diploma incomincia a suonare come trombettista in varie orchestre romane, creandosi una rete di conoscenze nel mondo dello spettacolo. Nel 1955 comincia a scrivere musiche per film, e nel contempo lavora come arrangiatore di musica leggera per orchestre e per la casa discografica RCA Italiana, il cui direttore artistico Vincenzo Micocci gli commissiona gli arrangiamenti di brani di artisti italiani, che diventeranno quasi tutti grandi successi, lavorando inoltre con musicisti come Paul Anka, Chet Baker e Mina, ma non tralasciando per questo, la composizione della musica classica.
Roma è stata anche al centro di tutta la sua produzione. Basta citare solo la sua stretta collaborazione con un altro romano doc, la sua frequentazione assidua di Cinecittà. “Dolore per la morte di Ennio Morricone, grande musicista e compositore del nostro tempo”. Cosi’ in un tweet il sindaco di Roma Virginia Raggi. “Le sue colonne sonore hanno segnato la storia del cinema, in Italia e nel mondo, e continueranno a emozionarci. Roma era la sua citta’ e oggi piange la scomparsa di un artista molto amato”.