E’ morta Carla di Veroli, attivista di lungo corso della Comunita’ Ebraica di Roma, impegnata anche nella politica cittadina, era stata assessore in Municipio XI. Ne da notizia la Comunita’ cittadina. Nipote di Settimia Spizzichino, l’unica donna sopravvissuta al rastrellamento del Ghetto del 19 ottobre 1943, la Di Veroli era impegnata nel contrasto all’antisemitismo.
Nel corso degli anni aveva ricevuto anche intidimazioni via web per la sua opposizione alla creazione di via Almirante a Roma.
“Con il permesso della famiglia e con grande tristezza vi comunico che e’ venuta a mancare la nostra amica Carla Di Veroli. Appena possibile verra’ comunicata la data del funerale”, scrive sui social Ruth Dureghello, presidente della Comunita’ Ebraica di Roma. “Piangiamo una grande donna – prosegue – combattente e coraggiosa e con un immenso cuore ebraico”.
“Con grande dolore apprendiamo della scomparsa di Carla Di Veroli”. Cosi’ il presidente del Municipio Roma VIII Amedeo Ciaccheri. “Carla ha impersonato un esempio di impegno instancabile per la nostra comunita’ territoriale – aggiunge – e per la citta’ tutta: nelle istituzioni, nella politica, nelle battaglie per i diritti civili, nell’impegno per la memoria. Una donna determinata. Il Municipio VIII e Roma le devono tanto. Alla famiglia e a tutta la Comunita’ ebraica vanno le nostre piu’ sentite condoglianze. Onoreremo la sua memoria nel Consiglio del Municipio VIII: istituzione a cui lei ha dedicato tanto delle sue energie e della sua vita. E’ una perdita improvvisa che lascia grande dolore, toccando non solo coloro che hanno avuto l’occasione di conoscerla”.