Nuovi guai per Giuseppe Moccia, il 39enne romano interessato da diverse inchieste della procura di Roma a cui i carabinieri, lo scorso 19 marzo, hanno notificato il provvedimento del tribunale di Roma – sezione specializzata misure di prevenzione, con cui è stata confermata nei suoi confronti la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Roma e di permanenza in casa in orario notturno.
L’uomo, la notte tra il 25 e il 26 marzo, è stato sorpreso dai carabinieri della stazione Roma Tor Bella Monaca in via dell’Archeologia, nota piazza di spaccio del quartiere, mentre si accompagnava a un uomo con precedenti penali. La palese violazione del provvedimento cui è sottoposto, che, tra l’altro, lo obbliga alla permanenza domiciliare tra le ore 20 e le ore 7, ha fatto scattare l’arresto.
Giuseppe Moccia è stato poi condotto presso le aule del tribunale di piazzale Clodio dove l’arresto è stato convalidato, ad esito del rito direttissimo condannato ad un anno di reclusione, rimesso in libertà ma sottoposto all’obbligo di presentazione in caserma tutti i giorni e in due fasce orarie differenti.