Con l’arrivo dell’estate, insieme al caldo torrido, tornano, come ogni anno, le proteste dei residenti del centro che lamentano musica a ogni ora della notte e vociare sotto le loro abitazioni. Così – dai vicoli straripanti di Trastevere a piazza del Pantheon, fino a San Lorenzo e al Pigneto – in tutto il centro storico di Roma è ricominciata la polemica sulla “mala movida”.




















Fanno capolino dalle finestre dei condomini cartelli e striscioni con su scritto: “Basta rumore”. Come quello appeso sul palazzo davanti al Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Maxxi) nel quartiere Flaminio di Roma, dove i di residenti da giorni si lamentano per i rumori provenienti dal ristorante sottostante il Museo. “Maxxi mala movida”, hanno scritto su un lenzuolo bianco appeso alla facciata di un condominio. “Schiamazzi e concerti dal vivo, dentro le nostre case fino alle tre di notte, senza nessuna barriera acustica – racconta una residente della zona -. Questo posto non dovrebbe proprio esistere a quindici metri dai palazzi, dicono di avere le autorizzazioni per gli amplificatori e la musica ma non credo le abbiano”.
A San Lorenzo a spaventare i residenti sono le bevande alcoliche vendute ai minorenni, il vociare e gli schiamazzi, raccontano, anche durante la settimana, e le bottiglie di vetro che ricoprono come un tappeto i i marciapiedi del quartiere. “Lo sappiamo tutti, San Lorenzo è quello che è – racconta una residente della zona -. Ma la cosa spaventosa oggi è che è pieno di minorenni: bevande alcoliche vendute ai ragazzetti, che camminano con le casse in braccio e fanno risuonare musica fino a notte fonda. Mi alzo la mattina e trovo i risultati della notte precedente, bottiglie ovunque e un tappeto di vetri per terra, che tra l’altro nessuno viene a pulire”. Fino alle quattro di notte “con tamburelli e musica”, prosegue Gianluca, che abita sopra la piazza principale del quartiere. “Ora con il bonus 110 per cento – racconta – stiamo facendo mettere le finestre nuove con il terzo vetro per il rumore”.
A Trastevere, a piazza Trilussa la folla balla e canta in strada, di notte, anche nei giorni infrasettimanali. . “Trastevere è un disastro, è mal gestita”, racconta Giorgia, che abita in un condominio della zona. “C’è rumore sempre fino alle due o tre di notte, non solo nel fine settimana – aggiunge -. Il problema è che hanno dato tantissime licenze per dare da bere negli ultimi anni. Così i venditori si possono spostare all’interno di Roma, dal centro storico possono venire qua, ad esempio, e in questo modo c’è troppa densità a danno dei negozi di quartiere”.