Roma, il girotondo quotidiano per trovare l’entrata giusta della metro

Il racconto di un’utente su Twitter rilancia la domanda di tanti passeggeri: con quale criterio vengono aperti e chiusi gli ingressi?

È una vera e propria caccia al tesoro quella di tanti utenti delle metro romane in era covid. Un gioco a cui partecipano malvolentieri, spesso di fretta per ragioni personali o lavorative ma considerato necessario – in era covid – per ordinare gli ingressi e le uscite.

Sui social sono tanti gli abbonati che rimangono perplessi di fronte alla grande scelta che gli si pone di fronte: da dove entrare? Un rebus spesso inintellegibile e frutto del caso, che può implicare vari tentativi prima di trovare la via giusta.

Qualche giorno fa, Rossella Empoli su Twitter ha raccontato il suo girotondo alla ricerca del varco giusto. Un’esperienza che si può vivere su tutte linee metro, le cui fermate spesso hanno ingressi che possono trovarsi anche 5 minuti l’un altro, per persone anziane o dalla mobilità ridotta.

“A Piazza Bologna, da mesi, si gira in tondo la piazza prima di trovare l’entrata aperta (come altrove a Roma – scrive Rossella Empoli, allegando le foto della propria esperienza – due entrate e due uscite non erano meglio? Intanto cominciano i lavori alle scale mobili. Speriamo che le chiudano con coscienza a rotazione.”

Un’esperienza che l’utente ha replicato anche a Ottaviano, questa volta riuscendo a entrare al quarto tentativo:

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