Si prospetta un maggio caldo a Roma, non soltanto per le temperature quasi estive, quanto per lo sforzo a cui è chiamata la città tutta nel garantire sicurezza e accoglienza. L’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza provinciale ha confermato il piano già messo in campo nella settimana dei funerali di Papa Francesco, quando il mondo si è fermato ed è convogliato a Roma. Quattrocentomila fedeli, tra piazza San Pietro e piazza Santa Maria Maggiore, 249 delegazioni di governo e 2.700 giornalisti, sono stati accolti da 4.500 operatori delle forze dell’ordine, 4.000 volontari di protezione civile, 1.000 vigili urbani, 500 netturbini. Senza contare i lavoratori del trasporto pubblico e i vigilanti privati nelle stazioni, i sanitari, gli operatori della filiera turistica e del commercio, tutti in campo con un impegno maggiore di risorse umane rispetto all’ordinario, che a Roma – soprattutto in questo Anno Santo – è comunque e sempre straordinario. Lo ha detto bene il prefetto Lamberto Giannini: “A Roma la notizia è quando non ci sono banchi di prova”. Basti pensare che soltanto tra il 25 e il 26 aprile, sono stati 154 mila gli arrivi a Roma, che hanno portato a 320 mila le presenze di turisti e visitatori. E che ieri, per il concerto del primo maggio, a cui hanno lavorato circa 500 maestranze, in piazza San Giovanni si sono registrati – secondo la questura – circa 200 mila partecipanti.
Tra poco, il 7 maggio alle 16:30, comincerà il conclave: sono previste quattro votazioni, due al mattino e due al pomeriggio, e due fumate, una alle 12:00 e l’altra alle 19:00, fino a elezione del nuovo Pontefice. Subito dopo, a partire dal 9 maggio, l’appuntamento è con gli Internazionali di tennis per i quali sono attesi 400 mila spettatori, di cui 40 mila dall’estero, spalmati su una decina di giorni. Il 10 e l’11 maggio invece sarà la volta del Giubileo delle bande popolari, con 140 gruppi che si esibiranno nelle piazze, dal 12 al 14 maggio toccherà alle Chiese orientali e dal 16 al 18 maggio alle Confraternite, con una processione per le vie cittadine il 17 maggio a cui prenderanno parte anche i reali di Spagna. “Non possiamo prevedere quando ci sarà l’elezione del nuovo Papa e di conseguenza il primo Angelus”, ha detto il sindaco Roberto Gualtieri. “I numeri per i funerali di Papa Francesco hanno superato le stime, quindi è difficile fare previsioni su quanta gente ci sarà”, ha sottolineato il prefetto Giannini. Così, la strategia “è aspettarci degli eventi molto significativi e non allentare l’articolazione già sperimentata”, ha assicurato il sindaco Gualtieri. Equivale a dire che al piano straordinario giubilare si aggiungono 52 ambulanze e 4 strutture sanitarie in più, 700 bagni ulteriori dislocati in città, maxi schermi in più punti. Chiusure e deviazioni alla circolazione saranno definite di volta, a partire dal prossimo Comitato in prefettura, in programma per lunedì. In campo, dalla sicurezza all’accoglienza, la stessa forza lavoro, che si è guadagnata il plauso delle istituzioni.
Una forza a cui, in questi giorni, sono arrivati sentiti ringraziamenti da più parti, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni a tutte le istituzioni nazionali e locali, fino all’ombra del Cupolone. Una lettera del cardinale decano Giovanni Battista Re, infatti, ha rivolto un grazie a nome del Collegio cardinalizio “all’intera comunità cittadina” che si è “attivamente impegnata per rendere possibile ai pellegrini l’ultimo saluto alle spoglie mortali del Sommo Pontefice”. È la stessa comunità che ha trainato la città negli anni duri della pandemia e che la rivedi ogni volta che la Capitale – specchio del Paese – è sottoposta a pressione. Ieri, primo maggio, è stata la festa di questa comunità, molti l’hanno trascorsa lavorando. Oggi, mentre ancora si consumava l’euforia per lo sforzo collettivo di questi giorni, però, Roma ha pianto un altro morto sul lavoro: a San Lorenzo, un operaio edile è deceduto a seguito di un malore mentre era in servizio in un cantiere. Poco prima l’Istat aveva certificato che a marzo, su base nazionale, il tasso di disoccupazione è salito al 6 per cento (+0,1 punti), quello giovanile al 19 per cento (+1,6 punti), mentre in settimana un’indagine delle Acli di Roma ha evidenziato che un terzo degli occupati italiani, oltre il 28 per cento, si trova in una condizione di difficoltà economica. Modi diversi di ricordare, alle istituzioni tutte, che il sentiero che riordina il mercato del lavoro, oltre la coltre dei ringraziamenti, è ancora da battere.