Roma: la polemica sulla piscinetta a Fontana di Trevi arriva sul New York Post – VIDEO e FOTOGALLERY

Dopo la vasca-piscinetta, critiche anche alla passerella, che servirà a limitare gli accessi al monumento. Ma gli effetti dell'overtourism non preoccupano solo Roma

La passerella inaugurata oggi a Fontana di Trevi a Roma.

La polemica sulla piscinetta e la passerella installata a Fontana di Trevi a Roma, sbarca sul “New York Post”. Il sito online del quotidiano statunitense dedicato un articolo, a firma di David Landsel, dove si raccontano i lavori di manutenzione del straordinaria del monumento patrimonio dell’umanità e l’inaugurazione della passerella, rivolto principalmente ai turisti.

“Siete sfortunati – si legge nell’articolo -. Voi turisti arrivati alla Fontana di Trevi a Roma sperando di lanciare la tradizionale monetina, tenetevi forte: il sito storico è stato svuotato per lavori. Al momento, l’antica fontana è sostituita da una pozza temporanea, funzionale a raccogliere più di 3.200 dollari al giorno. Secondo qualche voce critica ha il fascino di una piscina comunale”. L’articolo ricorda che l’attraversamento del sito in passerella, consentito a 130 persone per volta, è “un passo avanti per far pagare una tassa ai circa quattro milioni di visitatori l’anno”. Il riferimento (fee: tariffa, gabella) è al biglietto ipotizzato a partire dalla prossima estate e che potrebbe avere un costo simbolico tra uno e due euro.

Nel weekend il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha gettato acqua sul fuoco per spegnere la polemica sulla piscinetta installata accanto alla fontana, che permette di continuare a lanciare le monetine anche durante i lavori, che si concluderanno a dicembre. “La famosa vasca-piscinetta, per consentire di gettare la monetina, ha suscitato tanta ironia e polemiche – ha spiegato Gualtieri – ma è stata montata anche l’altra volta” quando si è svolta l’ultima manutenzione straordinaria dieci anni fa, ma “nel 2014 fu salutata con interesse e nessuna polemica, forse è cambiato lo spirito dei tempi”.

C’è da dire che in una settimana, secondo quanto riferisce il primo cittadino, sono stati raccolti 10mila euro destinati all’acquisto di mille pasti per i poveri. Anche  l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio difende la scelta, vista come necessaria per concentrare il lancio delle monetine nella vasca e “tutelare” in questo modo “i lavoratori che sono all’opera nel cantiere, mentre noi ci godiamo questo grande spettacolo”. Rispetto alla passerella il sindaco ha invece precisato che, in attesa della riapertura della fontana, “sperimentiamo una nuova gestione dei flussi”, ricordando che sono previste multe per chi lancia monetine, fuma o si ferma a mangiare sulla passerella.

Oggi la passerella consente una vista ravvicinata sulla Fontana di Trevi, con accesso da via della Stamperia, fino alla fine di dicembre, quando il cantiere sarà concluso. A quel punto la vasca sarà nuovamente riempita d’acqua ma continuerà a essere accessibile a scaglioni e a pagamento. Resterà libera la fruizione oltre il cordolo del corridoi delineato dalle ringhiere.

Nell’articolo del New York Post si ricorda come il tema dell’overtourism preoccupi altre mete molto popolari nel Mediterraneo, non solo in Italia, ma anche in Grecia e Spagna. Per permettere la tutela dei siti storici e salvaguardare l’esistenza futura dei centri storici, la soluzione pensata da diverse amministrazioni locali è quella di rendere a pagamento l’accesso per i turisti. Sarà sufficiente?

 

 

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