Roma: Legambiente a “Basta morti in strada”, flash mob per chiedere riduzione limiti velocità

E trasformare la Capitale come ogni area urbana in Città30, con nuovi limiti di velocità per il traffico automobilistico privato.

Il luogo della tragedia a Fonte Nuova

Durante la domenica ecologica anche Legambiente ha partecipato, insieme a tante altre associazioni di pedoni, ciclisti e ambientalisti al flash mob “Basta morti in strada” per chiedere politiche più incisive per trasformare Roma come ogni area urbana in Città30, con nuovi limiti di velocità per il traffico automobilistico privato. E’ quanto si legge in una nota di Legambiente Lazio.

“Attraverso questi appuntamenti, torniamo a chiedere città più vivibili, dove ci siano ovunque limiti a 30 chilometri orari e una drastica riduzione del numero di incidenti provocata dalle autovetture – spiega in una nota il responsabile mobilità di Legambiente Lazio, Amedeo Trolese – che continuano a riempire le cronache ma anche a far sprofondare nel lutto i familiari delle vittime, e a pagare sono soprattutto gli utenti più fragili della strada: pedoni e ciclisti. Se tutto il traffico automobilistico privato diminuisse la sua corsa – aggiunge -, avremmo modo di liberarci di una delle conseguenze più evidenti quanto drammatiche del dominio totale delle auto tra le strade della Capitale: basta morti in strada e basta morti in bici, con una Città 30 subito”.

Gli attivisti si sono dati appuntamento con il flash mob, imbracciando lo striscione “Basta morti in strada” e lasciando fiori lungo le strisce pedonali, questa mattina a via Tripoli – nel quartiere Trieste di Roma – dove, il 29 dicembre scorso una vettura ad alta velocità aveva falciato Said, fioraio di 63 anni d’origine egiziana che era poi deceduto due settimane dopo.

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