Roma ha quattro distretti maggiormente esposti al rischio contagio, un dato che conta nell’eventualità di chiusure a scacchiera: il VII (1.674), il V (1.609), il VI (1.429), il XIV (1.223). Altrettanti i quartieri, sia dentro che fuori dal Gra, dove il virus è maggiormente diffuso: Torre Angela (511 casi), Primavalle (371), Centocelle(370), Trieste (291).
Quest’ultimo è una tra le zone con il picco maggiore: ha registrato 1’87,84% di incremento rispetto ai primi di ottobre. Maper quale ragione il virus cammina più velocemente in alcune zone? L’elemento comune è l’incidenza dei contagi coincisi con la riapertura delle scuole. Ma per tipologia di popolazione ed età ogni distretto è diverso da un altro.
«È possibile che si inizi con una procedura soft – dice a ‘’La Repubblica’’ il presidente dell’ordini dei medici, Antonio Magi – ma il valore Rt regionale ha superato 1º (1,49, al 31 ottobre, ndr), siamo borderline. Il sistema sanitario regionale è in affanno, c’è carenza di uomini. E ora stiamo pagando i tagli alla sanità. Anche se l’indice di letalità è più basso rispetto a marzo, a ottobre sono 500 le persone in più decedute rispetto al 2019, di cui una ventina per Covid. C’è una pandemia nella pandemia. Se i dati non scendono, dopo venerdì prepariamoci ad un nuovo lockdownin tutto il Lazio, Roma inclusa».