Roma: Monteverde perde la sua biblioteca

Scontro preside e professore che la cura dal 2011

Monteverde rischia di perdere la biblioteca dell’istituto d’istruzione superiore Federico Caffè, che raccoglie circa 23mila libri.

Ne scrive oggi il dorso romano della Repubblica, spiegando che a mettere in piedi tutto nel 2011 è stato Massimo Tegolini, professore in pensione che si definisce “bibliotecario senza titolo”.

Nel corso degli anni- scrive Repubblica – i presidi che hanno gestito l’istituto gli hanno consentito di collaborare, senza compenso, e di aprire la scuola al territorio. Le cose però sono cambiate con l’arrivo di un nuovo preside (reggente), Francesco Rossi, che già dirige il liceo Montale. Rimasto colpito dal fatto che la posizione di Tegolini non fosse regolamentata con incarico formale protocollato, a ottobre gli ha proposto di “collaborare a titolo volontario e gratuito ma con copertura assicurativa”, spiega Tegolini. Lui ha accettato, ma poi i rapporti si sono inaspriti. Forse anche per la voce che il prof avesse chiesto al municipio XII un contributo per mantenere aperta la biblioteca. Accusa che l’insegnante in pensione rimanda al mittente.

Il 12 si è arrivati alla rottura: Rossi, con una mail, ha chiesto a Tegolini di riconsegnare le chiavi della biblioteca. Perché, per farla breve, ha ritenuto che la scuola avesse personale sufficiente per coprire le necessità degli alunni dell’istituto. Nessuna menzione, invece, sulle attività che si svolgevano per la cittadinanza, che di fatto non può più beneficiare di questa biblioteca: «Negli anni passati era aperta a interni ed esterni per 39 ore a settimana». Adesso, stando a quanto si legge sul sito della scuola, aggiornato al 12 novembre, sono diventate 15. E solo, appunto, per gli studenti dell’istituto.

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