Sfumata la conferma come ministro nel nuovo governo guidato da Mario Draghi, salgono le quotazioni di Roberto Gualtieri come possibile candidato Pd per il Campidoglio.
Diversi esponenti dei dem romani valutano positivamente una sua eventuale corsa come candidato sindaco, sul quale provare a far convergere i voti del M5s al ballottaggio qualora Virginia Raggi, in campo da 6 mesi per tentare la rielezione, si fermasse al primo turno. In fondo – e’ il ragionamento proposto da fonti dem romane – il Movimento ha avuto gia’ modo di sostenerlo in alcuni provvedimenti che hanno caratterizzato il secondo esecutivo di Giuseppe Conte. Nei giorni scorsi, a quanto filtra, chi ha avuto modo di confrontarsi con l’ex titolare del Mef lo descriveva concentrato sugli ultimi adempimenti alla guida del Tesoro ma anche possibilista rispetto ad un eventuale impegno nella Capitale visto il prestigio dell’incarico. Gualtieri, formazione politica a sinistra nel quartiere Prati, ad inizio 2020 e’ stato eletto deputato con una vittoria netta proprio nel centro storico della Capitale, un collegio blindato per il centrosinistra. Per impegnarsi in ottica elezioni comunali – in attesa di sapere se si votera’ a giugno o a settembre – l’ex docente universitario, a quanto filtra, attenderebbe un segnale nelle prossime settimane dalla segreteria di Nicola Zingaretti.
Numeri alla mano, le elezioni a Roma piu’ che in centro si vincono nei popolosi quartieri delle periferie. Ma l’ex ministro potrebbe diventare quel nome di alto profilo che da mesi il centrosinistra invoca per il Campidoglio, dopo aver incassato il no di Enrico Letta, David Sassoli e il disimpegno immediato del premier uscente Giuseppe Conte. Mentre la candidatura del leader di Azione Carlo Calenda, attivo da 3 mesi, finora non ha incontrato il consenso largo della coalizione ma solo l’appoggio di Italia Viva. E l’ipotesi primarie appare complessa per via della pandemia. A breve potrebbero arrivare novita’ anche sullo sfidante della Raggi di centrodestra. Negli ultimi giorni sono cresciute le quotazioni di Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo. Il manager, gradito soprattutto a Fratelli d’Italia, e’ stato contattato ed ha fatto sapere che sta riflettendo sul suo possibile coinvolgimento. Il suo profilo sarebbe gradito anche alla Lega, che negli scorsi mesi aveva perorato piu’ volte il nome di Guido Bertolaso, che da pochi giorni pero’ ha ricevuto un incarico dalla Lombardia per occuparsi del piano regionale di vaccinazioni contro il Covid.