L’assemblea capitolina ha approvato la delibera che disciplina gli indirizzi per l’housing sociale, “una via intermedia tra la casa popolare, di proprietà pubblica e assegnata sulla base di graduatorie, e la casa a libero mercato – spiega la presidente della commissione urbanistica di Roma Donatella Iorio -. Un patrimonio immobiliare accessibile a chi non possiede alti redditi ma che non ha i requisiti per vedersi assegnata una casa popolare: famiglie monoreddito, giovani coppie, single, studenti fuori sede”.
Il provvedimento, tra le altre cose, prevede a 60 giorni dall’approvazione in Aula la realizzazione di un registro degli immobili in housing sociale suddivisi territorialmente per municipi e indicante il numero di alloggi, la superfice utile lorda, l’ubicazione, e la planimetria. Il registro sarà aggiornato trimestralmente e pubblicato online sul sito del Comune di Roma.
“La delibera dà anche delle indicazioni precise in merito alla predisposizione di un nuovo schema tipo di convenzione urbanistica per l’housing sociale – sottolinea Iorio – che preveda, tra le altre cose, il divieto di delocalizzazione, la garanzia di contemporaneità di realizzazione, l’introduzione di un regime sanzionatorio, la contabilizzazione, nei quindici anni di locazione, dei periodi di effettivo utilizzo, l’obbligo del soggetto proponente di stipulare una Convenzione sociale integrativa che disciplini la fruizione e la condivisione degli spazi comuni. Inoltre abbiamo dato indirizzo di prevedere, per la parte di housing pubblica, la destinazione del 30 per cento delle unità immobiliari a nuclei familiari in emergenza abitativa”.