Roma: operaio morto in un cantiere, imprenditore sospeso da attività

“Gravi e reiterate violazioni della normativa antinfortunistica”

Il titolare della ditta edile per la quale lavorava un operaio morto ad aprile in un cantiere della provincia di Roma è stato interdetto per sei mesi dall’esercitare l’attività imprenditoriale. È l’ordinanza cautelare notificata ieri all’indagato dall’Ispettorato territoriale del lavoro (Itl) di Roma. Gli accertamenti eseguiti subito dopo la tragedia dagli ispettori dell’Itl di Roma e il contributo offerto dagli ispettori della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura hanno permesso alla Procura della Repubblica di acquisire tutti gli elementi utili alle indagini, cui ha fatto seguito la misura cautelare.

La misura interdittiva disposta dal Giudice per le indagini preliminari, un provvedimento innovativo, agisce nei confronti dell’indagato e va ad aggiungersi alla sospensione, già disposta dall’Itl di Roma, che colpisce invece l’attività imprenditoriale.

“L’applicazione della misura interdittiva – Si legge nel provvedimento, emesso dal Gip della Procura di Roma – appare soluzione necessitata dal fatto che l’indagato potrebbe continuare a svolgere con altre società quell’attività lavorativa che oggi è preclusa alla ditta individuale omonima”, e si evidenziano la “macroscopica violazione delle norme di sicurezza da parte della ditta gestita dall’indagato”, le “gravi e reiterate violazioni della normativa antinfortunistica”, l’assenza di “qualsivoglia direttiva o modello di organizzazione del lavoro, atti a salvaguardare l’incolumità degli operai”.

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