Roma, opposizioni pressano la Giunta Raggi su Ama e rifiuti

Assemblea prosegue discussione su Piano rilancio azienda

La Giunta della Capitale guidata da Virginia Raggi è sotto assedio rispetto alla situazione dei rifiuti della Capitale e della partecipata capitolina Ama, responsabile dei servizi ambientali. E’ ripresa in Assemblea capitolina la discussione della delibera contenente il Piao di rilancio per Ama con gli indirizzi sui bilancio 2017-2019 all’attenzione dei soci della partecipata nella prossima assemblea di aprile. Una apertura, cui seguirà una discussione di 5 ore, in cui il numero legale è stata raggiunta solo al quarto appello e con la presenza della stessa sindaca.

Nel frattempo in Regione si affronta il caso della discarica di Roccasecca, che da domani non accoglierà più le usuali 300-700 tonnellate di rifiuti indifferenziati della Capitale. Secondo la Giunta Raggi è la Regione a dover affrontare l’emergenza, supportata da una richiesta di Ama che chiede alla Pisana di garantire più capienza nelle discariche di Civitavecchia e Viterbo.

Ma secondo la Lega capitolina, con il vicepresidente della commissione Ambiente Davide Bordoni c’è anche un altro rischio a incombere sulla partecipata: “I lavoratori ed Ama saranno coloro che rischiano in caso di mancata approvazione del piano Industriale e di risanamento aziendale?- si chiede Bordoni – L’assessore Katia Ziantoni, di recente nomina, non si accorge che così i lavoratori dell’Ama vengono insultati pesantemente, sono proprio loro i primi ad accusare i contraccolpi di una situazione ormai fuori controllo e la cui responsabilità ricade pienamente nell’amministrazione 5 stelle incapace di avviare un piano di intervento risolutivo e capace solo a cambiare management”.

Gli fa eco il capogruppo di Fdi Andrea De Priamo: “Grave quanto detto dai vertici della municipalizzata – riporta De Priamo – ‘che i lavoratori saranno coloro che rischiano in caso di mancata approvazione del piano Industriale e di risanamento aziendale’, quando con grande senso di responsabilità svolgono anche mansioni sostituendo il personale addetto, come accaduto per i servizi cimiteriali, e senza ricevere un centesimo in più in busta paga”. Si è aggiunto alla pressione sul Campidoglio, in supporto della posizione regionale, il candidato sindaco della Capitale e leader di Azione Carlo Calenda: “La regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti e Massimiliano Valeriani, ha messo a disposizione 80 mln di euro per impianti rifiuti. Il comune di Roma non ha mai richiesto un centesimo”, ha segnalato Calenda dal suo profilo Twitter. E dal profilo del presidente dem è scattato immediato il retweet.

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