Roma: pedoni investiti, nel 75% dei semafori scatta il verde nello stesso momento per pedoni e veicoli

Come quello di piazza dei Giureconsulti dove qualche giorno fa una donna di 71 anni è stata travolta da un furgone mentre attraversava le strisce pedonali ed è morta sul colpo

Il 75 per cento degli impianti semaforici a Roma, come in molte altre città, è simile a quello di piazza dei Giureconsulti dove qualche giorno fa una donna di 71 anni è stata travolta da un furgone mentre attraversava le strisce pedonali ed è morta sul colpo. Equivale a dire che è prevista la contemporaneità della luce verde, che autorizza al transito, sia sul semaforo pedonale sia su quello destinato ai veicoli, seppure per un tempo breve di pochi secondi. Secondo fonti tecniche dell’agenzia capitolina Roma servizi per la mobilità, consultate dall’agenzia Nova, si tratta di “una soluzione correntemente applicata che ottimizza il deflusso veicolare e pedonale nell’area d’incrocio, con il verde pedonale che viene dato agli attraversamenti di quelle correnti veicolari che sono obbligate a rimanere ferme, visto il concomitante via libera per le altre correnti veicolari in conflitto”.

Il tutto è in linea con le norme del codice della strada. Eppure i residenti della Capitale, nei gruppi di quartiere sui social network, esprimono perplessità sulla capacità del sistema di garantire la sicurezza dei pedoni e chiedono modifiche della viabilità.

“Altro incrocio pericoloso con semaforo verde per pedoni e automobilisti è quello di piazza Irnerio. Dalla piazza per chi gira verso via Boccea ha il semaforo verde ed è un angolo cieco non si vedono i pedoni che iniziano ad attraversare per andare verso l’edicola. Molte volte vedo gli automobilisti sicuri che girano perché non si aspettano un pedone davanti e inchiodano”, scrive Stefania nel gruppo “Sei dell’Aurelio”.

“Se arrivano veloci da via Baldo degli Ubaldi si rischia tanto ad attraversare”, replica Bruno. “Evidentemente chi si occupa di viabilità non frequenta la zona e non conosce abbastanza tutte le dinamiche di quartiere”, osserva Simona. Al momento però “fermo restando l’obbligo consistente nell’usare la dovuta attenzione nell’attraversamento di un incrocio, non si ravvisano alternative tali da garantire una maggiore sicurezza sugli attraversamenti pedonali”, fanno sapere i tecnici.

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