Roma: per emergenza freddo arrivano tensostruttura a Testaccio

Da lunedì 70 posti. Sant'Egidio lancia una raccolta straordinaria di coperte e sacchi a pelo per chi non ha casa.

Come gia’ annunciato lo scorso dicembre dall’assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale, Barbara Funari, per l’emergenza freddo di questi giorni non saranno aperte come di consueto le metro in orario notturno per i senza fissa dimora della capitale. Pero’ lunedi’ sara’ inaugurata a Testaccio alla presenza dell’assessore e del Sindaco Gualtieri una tensostruttura a Testaccio della capienza di 70 posti.

Intanto, visto il precipitare delle temperature delle ultime ore che hanno portato sulla citta’ un clima gelido, la comunita’ di Sant’Egidio ha lanciato una raccolta straordinaria di coperte e sacchi a pelo per chi non ha casa.

“Gli aiuti – che a Roma possono essere portati ogni mattina tranne la domenica, dalle 9 alle 13, alla Citta’ Ecosolidale, in via del Porto Fluviale 2 – saranno distribuiti durante le cene itineranti, che la Comunita’ svolge durante tutto l’anno con bevande e pasti caldi, e in alcune visite straordinarie che saranno effettuate per l’emergenza nei prossimi giorni. – scrive l’organizzazione in una nota – Verranno inoltre aumentati i posti che Sant’Egidio offre normalmente a chi vive per strada nelle accoglienze notturne, tra cui – solo nella Capitale – Palazzo Migliori, gestito insieme all’Elemosineria Apostolica, la Villetta della Misericordia all’interno dell’ospedale Gemelli, e le chiese di San Calisto e del Buon Pastore a Trastevere”. Allo stesso modo sono aumentati i posti messi a disposizione dal Comune, secondo l’ordinanza freddo: al 31 dicembre 2022 i posti notturni erano 1.149 posti (+ 60% nei confronti del 1\11\2021) ed entro il 31\1 gennaio 2023 piu’ 1.252 (+74% nei confronti 1 novembre 2021). Un piano che prevede complessivamente la creazione di nuovi 1000 posti in accoglienza entro la fine della consiliatura, con un piano da 200 posti l’anno. Intanto a Roma, nel 2023 sono gia’ morti due senza tetto e le associazioni quasi all’unanimita’ chiedono la presa in carico immediata per chi non ha un tetto sopra la testa e non ha nessun mezzo per ripararsi dal gelo di questi giorni. In attesa del comune dalla Croce Rossa a Sant’Egidio si aprono le porte di alcuni palazzi per dare risposte immediate a quella che non dovrebbe essere considerata un’emergenza.

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