Picchiava la compagna con calci, pugni e ginocchiate, anche alla pancia, nonostante la donna fosse in stato di gravidanza. I fatti risalgono al maggio del 2020 e, questa mattina, il presidente della quinta sezione del tribunale di Roma Maria Bonaventura ha condannato l’uomo, un 33enne di origini Moldave, a 3 anni e 8 mesi di reclusione. Quattro erano i reati contestati all’imputato: maltrattamenti in famiglia, lesioni, indebito utilizzo di documenti e ricettazione. L’uomo, oltre a picchiare la donna, l’avrebbe anche minacciata di morte con una pistola.
Inoltre all’esito del controllo è stato trovato in possesso di cinque carte di credito oltre a documenti e tessere sanitarie intestate ad altre persone. All’esito del dibattimento, l’uomo è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti, ma è stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione per le lesioni inferte alla compagna e l’indebito utilizzo delle carte di credito.