Roma può andare sott’acqua come è successo per il maltempo in Emilia Romagna? Ci sono le condizioni per un’alluvione? Difficile, ma ci sono situazioni critiche. L’area del Flaminio/Tor di Quinto, è infatti la zona urbanizzata di Roma che secondo il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico), varato nel 2006, è a rischio R3, cioè a rischio elevato: una classificazione che comporta il divieto di “nuova realizzazione di vani interrati o seminterrati”. A Roma ci sono circa 700 chilometri di fossi o canali, spesso scarsamente manutenuti. Per essere pienamente sicure dal rischio inondazione Roma e Fiumicino avrebbero bisogno di 155 interventi per 896 milioni di euro.
Situazione più critica tra Ponte Milvio e Flaminio
Il problema sta tutto nell‘argine del Tevere tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio. Il rischio esondazione maggiore si è raggiunto nel 2005. Ma anche e soprattuto nel 2008, con un livello di 12,50, quando il sindaco Alemanno chiese alla Protezione Civile di mettere sacchetti di sabbia lungo gli argini. In realtà una soluzione era stata individuata: un muretto di sponda di circa un metro e mezzo, ma il collaudo è stato rimandato è solo ora l’opera può garantire una discreta sicurezza alla zona.
Labaro, Prima Porta e Ostia
Rimangono a rischio le zone di Labaro e Prima Porta, ma qui è vietato realizzare abitazioni a ridosso delle zone golenali. Da porre invece attenzione alla zona della foce del Tevere. Soprattutto all’idroscalo di Ostia nel corso degli anni si è costruito senza tenere affatto conto del fiume, e le esondazioni si sono susseguite in modo periodico. L’ultima avvenne a novembre 2022, quando in punti l’acqua ha raggiunse il mezzo metro d’altezza. I vigili del fuoco aiutarono i residenti della zona, anche grazie all’ausilio di un mezzo anfibio. Decine le famiglie evacuate temporaneamente.
L’Aniene minaccia la Tiburtina e Lunghezza
A rischio anche chi vive lungo l’Aniene, considerato che il corso d’acqua negli ultimi anni è uscito fuori dagli argini sia a Lunghezza sia lungo la Tiburtina andando a danneggiare gli impianti industriali. Gli altri corsi d’acqua, vedi l’Almone che scorre nel Parco dell’Appia Antica, non destano particolari preoccupazioni, anche se l’alveo di questo fiume caro agli antichi Romani viene periodicamente intasato da rifiuti vari, rimossi poi dai volontari del Parco della Caffarella.
L’alluvione su Roma può arrivare dalle fogne inadeguate?
Il fatto è che gli allagamenti sono conseguenza anche della scarsa manutenzione del sistema fognario. Si calcola che per realizzare nuove condotte di scarico, manutenere quelle attuali, intervenire sulle caditoie sarebbero necessari almeno 300 milioni di euro. Insomma i problemi delle fogne di Roma rimangono tutti, come ammette anche il Comune.