I turisti in visita nella Capitale sono i meno disciplinati. Almeno per quel che riguarda il pagamento delle contravvenzioni. Che, in 9 casi su 10, restano lettera morta. Risultato? Quasi nessuno paga per non aver rispettato una preferenziale, la Ztl o i limiti di velocità. A scriverlo oggi è la cronaca romana del Messaggero secondo cui il problema riguarda un po’ tutte le principali città turistiche del nostro Paese, ma a Roma si registra il dato più allarmante. Nel 2007 la percentuale di stranieri che ha pagato era del 16,6%, l’anno scorso è scesa al 14,4%, secondo il Dipartimento Risorse economiche.
Il Comune spedisce in media 89mila verbali l’anno. Ma il 45% finisce nel nulla per “mancata assistenza da parte delle autorità nazionali”: ossia, dal paese estero la collaborazione è nulla. Tra i trasgressori, le nazionalità – secondo le carte – sono quella “inglese, francese, spagnola, tedesca, rumena e russa”.