“La nostra rabbia non la deleghiamo” recita lo striscione con le scritte rosse e nere appeso ieri all’ingresso del liceo scientifico Teresa Gullace, nel VII Municipio di Roma. Gli studenti hanno scioperato per protestare contro il cantiere che si trova al piano terra della sede succursale in via Deportati del Quadraro 27, nel quartiere don Bosco.
Oggi riapriranno la sede centrale, “ma le condizioni della struttura sono fatiscenti. Non abbiamo una palestra o un cortile, siamo costretti a respirare le polveri dei lavori”, ha detto Sofia, studentessa del liceo. E ancora: “Siamo costretti a seguire le lezioni mentre svolgono i lavori al piano terra. Non riusciamo ad ascoltare gli insegnanti per via dei rumori provenienti dal cantiere”, ha aggiunto Lorenzo. Ieri gli studenti sono stati trasferiti nella sede succursale e le lezioni sono state organizzate su due turni, il primo dalle 7:55 alle 11:55, il secondo dalle 12:15 alle 16:15.
Il cantiere durerà un anno ma da oggi – 21 classi, per un totale di circa 600 alunni – rientreranno nella sede centrale. Le restanti 11 classi, invece, verranno spostate nella scuola dell’infanzia Rossini. L’orario definitivo delle lezioni entrerà in vigore dal prossimo 30 settembre. Nei giorni scorsi c’è stato il sopralluogo della dirigente scolastica e del delegato all’edilizia scolastica di Città metropolitana, Daniele Parrucci, oltre che l’assessore municipale Marcello Morlacchi. “I lavori di adeguamento antisismico sono necessari per migliorare la sicurezza degli studenti”, ha spiegato Parrucci all’agenzia Nova.
“Il cantiere – ha aggiunto – è a cura del privato al quale Città metropolitana corrisponde un canone d’affitto per tenerci la scuola. Nelle riunioni abbiamo accertato che non ci sono criticità di alcun tipo che possano mettere in discussione la sicurezza dei ragazzi e del corpo docenti. Inoltre, abbiamo chiesto alla ditta incaricata dei lavori di mitigare al massimo i disagi per non turbare le attività scolastiche. In contemporanea stiamo lavorando con il Municipio VII per reperire gli spazi per un eventuale trasfrimento delle altre 21 classi qualora se ne ravvisasse la necessità”.
Una nota tecnica della ditta incaricata dei lavori precisa infatti che l’impresa esecutrice delle opere programmerà i lavori più rumorosi nelle giornate di sabato o in orari diversi da quelli scolastici. Infine, l’impresa si è impegnata a verificare se è presente l’amianto, per organizzarne l’eventuale rimozione.