Lezione tra gli alberi, in cerchio con le mascherine e le dovute distanze su un campo di pallacanestro, al Parco Garbatella di fronte al palazzo della Regione Lazio, per gli alunni di una quarta elementare della scuola primaria Alonzi.
La proposta del maestro e’ arrivata ai genitori quando era gia’ notte, tra i messaggi whatsapp della classe, poco dopo la notizia, arrivata per passaparola, che oggi la scuola sarebbe rimasta chiusa: ancora un caso di contagio in una classe, e non e’ stato possibile fare in tempo gli interventi di sanificazione ritenuti necessari, e’ stato spiegato ai genitori. Sono gia’ diversi i casi di classi in quarantena dei diversi plessi dell’Istituto comprensivo di piazza Sauli, cuore della Garbatella a Roma.
La lezione al parco e’ nel primo pomeriggio. Gia’ in mattinata i bambini della classe avevano seguito, da casa, la lezione di didattica a distanza della maestra prevalente. Lui. il maestro Giovanni Castagno, in quella quarta elementare e’ arrivato da pochi giorni per una lunga supplenza ma i bambini lo conoscevano gia’ bene. Insegna ‘passione’, come ha fatto durante il lockdown con la sua grande classe virtuale di decine e decine di bambini che negli anni ha incrociato nelle sue supplenze e gli sono rimasti legati: e’ stata puntuale, nel pomeriggio, la lettura raccontata di un libro in diretta Facebook per tutti i mesi in cui la scuola e’ rimasta chiusa, e puntuale ogni sera per messaggio whatsapp e’ arrivata una ‘storia della buonanotte’, lezioni travestite da gioco, da un momento per stare insieme nonostante le distanze fisiche, ma con spunti mai banali: un esempio della scuola che non si e’ mai fermata.