Roma: Stazioni di posta e Housing first, con i fondi del Pnrr entro fine anno 220 posti per accoglienza

In un immobile in via del Casaletto, nel Municipio XII, sono stati aperti i primi 20 posti letto. Il progetto del Comune finanziato con 16 milioni di euro

Diciotto progetti tra Stazioni di posta e Housing first, realizzati con circa 16 milioni di euro di fondi Pnrr, saranno operativi a Roma entro la fine dell’anno per ospitare persone in condizioni di estrema marginalità, per un totale di 220 nuovi posti per l’accoglienza. In un immobile in via del Casaletto, nel Municipio Roma XII, sono stati aperti i primi 20 posti letto per l’accoglienza di senza dimora, migranti, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, padri separati, persone con problemi di salute o dipendenze e la possibilità di ospitare anche nuclei familiari e persone con fragilità sanitaria dimesse dagli ospedali.

I progetti di Stazioni di posta e Housing first nella sede di via del Casaletto sono promossi dall’assessorato e dal dipartimento alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale e realizzati in collaborazione con Programma integra Scs, la cooperativa sociale San Saturnino Onlus e il Centro per l’Autonomia Michele Iacontino.

“Inauguriamo un nuovo modello di presa in carico, capace di superare la logica emergenziale e frammentata del passato. Qui le persone non trovano soltanto accoglienza – ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri –  ma costruiscono percorsi di autonomia, dignità con possibilità di un reinserimento sociale e di una nuova vita. Questi progetti sono il risultato di un importante lavoro, portato avanti dall’assessorato e dal dipartimento alle Politiche Sociali, che ha saputo trasformare risorse europee in interventi concreti, innovativi e capaci di produrre un impatto duraturo sulla vita delle persone più fragili della nostra città”.

“Con questi progetti, realizzati con fondi Pnrr – ha spiegato l’assessora capitolina alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari – potremo contare entro la fine dell’anno su 220 nuovi posti per l’accoglienza di senza dimora e persone in condizioni di fragilità da inserire in percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Inauguriamo anche un nuovo modello di accoglienza che, a differenza delle strutture tradizionali, prevede maggiori spazi dedicati alla privacy e un’ospitalità che segue un ‘modello casa’ in semi autonomia, adatto anche a mamme con bambini che possono vivere in un ambiente più sereno e migliorare la qualità della loro vita. L’obiettivo è di arrivare ad un’accoglienza diffusa e di prossimità in varie zone di Roma e attivare percorsi di accompagnamento personalizzati”.

 

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