Roma, strisce blu a pagamento anche per i residenti? La rivoluzione può attendere

Slitta a data da destinarsi la sosta tariffata che doveva partire a Viale Libia durante il periodo natalizio

Strisce blu che dovranno essere pagate dai cittadini residenti nella Capitale a partire da quelli di Viale Libia e Viale Eritrea. Anzi no. L’amministrazione guidata da Virginia Raggi fa dietrofront su quella che rappresentava una delle proposte più dirompenti dell’attuale consiliatura. Ovvero l’idea – coraggiosa e impopolare – che il parcheggio è una piccola forma di occupazione di suolo pubblico e che vada pagata. Anche se si è residenti.

La sperimentazione sarebbe consistita nella sosta tariffata a pagamento anche per i residenti di alcune vie commerciali della capitale – Via Appia, Viale Trastevere, Via Cola di Rienzo per citarne alcune – dalle 10,00 alle 18,00 durante le vacanze natalizie.

Invece nulla, la rivoluzione per ora non si farà, come annunciato dal presidente della Commissione Mobilità del Comune di Roma Enrico Stefàno. “Anche se la misura è confermata nel nuovo Piano della Sosta Tariffata che sarà approvato all’inizio del prossimo anno” precisa il consigliere del M5S.

Le ragioni dello stop non appaiono chiare, alcuni residenti festeggiano la decisione dando il merito alla levata di scudi dei cittadini che avrebbero subito gli effetti dell’iniziativa.

“Avrei presentato questa sperimentazione tra un anno, non ora, visto che i residenti di Viale Libia avevano già dovuto abituarsi all’idea delle preferenziali – spiega Carlo Tortorelli di Trenino Blu a Radiocolonna – un discorso analogo a quello per il restringimento del Viadotto della Magliana, ottimo a livello tecnico ma che poi ha visto anche lì un dietrofront. A Roma il pugno duro è controproducente, serve gradualità”.

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