Telecamere, algoritmi e intelligenza artificiale per una migliore gestione dei grandi eventi e dei flussi a Roma in sicurezza. Sono questi gli elementi principali della “Smart police support” di Roma Capitale, visitata questa mattina dal sindaco Roberto Gualtieri e dal questore Roberto Massucci. “Questa è una sala operativa molto importante, è un segno tangibile del processo di digitalizzazione e e avanzamento della capacità di controllo, di monitoraggio del territorio che Roma Capirale sta realizzando con un forte impulso per il Giubileo”, ha spiegato il sindaco Gualtieri. Tra gli algoritmi di intelligenza artificiale a disposizione, infatti, uno è in grado di calcolare il numero di persone in una determinata area in tempo reale, importante per la gestione di grandi eventi, e che ha un livello di approssimazione al 95 per cento. Un altro è in grado di riconoscere le tipologie di veicoli in transito e il livello di traffico, e un altro ancora consentirà di vedere se ci sono le macchine in doppia fila. Il sistema è in grado anche di mandare degli alert agli operatori qualora si superi una determinata soglia critica. Attualmente sono attive 3 mila telecamere, di vecchia e nuova generazione. Ma l’obiettivo è di arrivare entro il 2026 a poter coordinare 10-11 mila dispositivi.
“Con questo sistema di telecamere e di sensori – ha aggiunto Gualtieri – gradualmente saremo capaci di avere un controllo in tempo reale maggiore e quindi di gestire meglio gli eventi, di sapere quante persone che sono in luogo, e quindi quando si superano i limiti di sicurezza di affollamento, quindi di avere una capacità di monitoraggio. È fondamentale prevenire per intervenire in situazioni critiche. Un grande test sarà il Giubileo dei giovani a Tor Vergata. È un grande impegno di innovazione tecnologica. Questo meccanismo, che è legato poi allo sviluppo dell’infrastruttura digitale 5G, oltre a migliorare la connettività dei cittadini, aiuta anche il monitoraggio e il controllo del territorio da parte dell’amministrazione e poi la gestione integrata di sicurezza”.
Secondo il questore di Roma, Roberto Massucci, “abbiamo aperto una finestra sul futuro, in cui le tecnologie saranno particolarmente importanti per risparmiare risorse umane, per ottimizzare il dato scientifico rispetto alla gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica da un lato, ma anche nella fase di prevenzione e di repressione dei reati. È un sistema che accorcia di molto i tempi di analisi, il gap di incertezza o di approssimazione del dato consegnato al lavoro dell’uomo che può durare tanto tempo e richiedere molte risorse, quindi sicuramente una progettualità importante rispetto alla quale tutti quanti dobbiamo fare un salto di mentalità. Questo perché richiede un supporto importante, ma richiede poi che ci sia il fattore umano che lo rende effettivamente efficace”, ha concluso Massucci.