Non c’è pace per le linee di Roma Tpl, il consorzio che ha in gestione tante linee periferiche della Capitale. A novembre, infatti, è uscito un bando per l’affidamento del servizio attualmente in mano al consorzio, più volte nel mirino sia degli utenti – per lo stato del servizio – sia dai lavoratori, per il ritardo di alcuni pagamenti.
Ma in questi giorni la gara potrebbe subire una sospensiva da parte della giustizia amministrativa a causa dei ricorsi presentati da alcune aziende.
“Le troppe iniquità del bando, dall’obbligo di riacquistare i mezzi usati, bus finiti in cenere compresi, ad un prezzo come se fossero nuovi, alla mala riorganizzazione del personale sui due lotti previsti, hanno spinto le aziende interessate a presentare ben 5 ricorsi al TAR del Lazio, per i quali la giunta sta attendendo nella giornata di oggi il pronunciamento sull’eventuale sospensiva di gara – spiega Odissea Quotidiana – l’ennesima beffa a fronte di un bando già ritirato due volte per vizi di forma, come l’importo di un miliardo di euro precedentemente fissato a 100 milioni a causa di una virgola di troppo.”
Il bando in questione è suddiviso in due lotti – Roma Est e Roma Ovest – il valore è di un miliardo per 8 anni (non prorogabili) e con 30 milioni di km assegnati.
Roma Tpl è già in regime di proroga fino al 2020 ma si potrebbe essere l’eventualità – per scongiurare lo stop al servizio – che la dilazione potrebbe essere ulteriormente rinnovata.