Meno treni e più navette sostitutive nell’orario invernale della Roma-Viterbo rispetto allo scorso anno. Risultato finale: nove soluzioni in meno per tutti coloro che – ogni giorno, dal 16 settembre – si muoveranno tra Roma e la Tuscia.
A denunciarlo è il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord guidato da Fabrizio Bonanni, da anni in prima linea per segnalare i problemi della tratta e quello che il comitato definisce “un progressivo smantellamento della tratta extraurbana della Roma-Viterbo”. Qualche giorno fa, Bonanni ha scritto una lettera infuocata rivolta a Regione Lazio, Atac e i sindaci dei comuni coinvolti nella tratta ferroviaria. In sintesi: i nuovi orari causeranno enormi problemi all’utenza.
L’allarme lanciato dal comitato non è rimasto inascoltato, visto che nella serata di ieri è stata annunciata un’assemblea pubblica proprio per discutere il futuro della linea. Sabato mattina, presso l’aula Consiliare F. Bertinelli di Castelnuovo di Porto, l’assessore regionale alla mobilità Mauro Alessandri incontrerà i cittadini e gli utenti della ferrovia Roma-Viterbo. Una presenza importante che dimostra il peso delle battaglie del comitato ma anche le impellenze di una questione che hanno mobilitato uno degli assessori di peso della giunta guidata da Nicola Zingaretti.
Tra i commenti social degli utenti della ferrovia prevale il disincanto e l’amarezza. Una situazione di crisi permanente dove, agli annunci, non seguono novità positive e concrete e in cui non si vede la luce in fondo al tunnel. A meno che sabato non escano novità clamorose da Castelnuovo.