La quattro giorni della Fiera del Fumetto di Roma, conclusasi con il grande concerto di Cristina d’Avena, seguito con entusiasmo da un pubblico di tutte le età, riporta un bilancio più che lusinghiero. E’ stata: Romics 2018
Tantissimi i visitatori, soprattutto nelle giornate di sabato e domenica. La sfida di quest’anno è stata il mettere insieme tante realtà e cercare di dare la stessa importanza a tutte.
Ovviamente si inizia dal fumetto e dai cartoni animati, si passa quindi al cosplay, i videogiochi la narrativa fantasy e i giochi di carte.
5 i padiglioni interessati, ognuno dedicato ad un settore. Nemmeno a dirlo che uno dei più gettonati è stato sicuramente quello legato ai videogames, in cui ragazzi e meno ragazzi si sono potuti divertire provando le ultimissime novità in 2d, 3d e realtà virtuale.
Tantissimi gli appuntamenti sul palco con youtubber, autori, disegnatori ed esperti. L’elemento più attraente e divertente è stato però come sempre l’estro dei visitatori che hanno sfoggiato le loro creazioni in costume, sfilando sulla lunga passerella della Fiera di Roma.
Da segnalare la presenza, sopra a tutti, di un grande ospite proveniente dal fumetto d’oriente Tsukasa Hojo, mangaka giapponese dalla cui matita sono nati capolavori come City Hunter e Occhi di Gatto.















Immancabile un posto alla saga infinita di Star Wars, presente in varie forme e declinazioni; la più interessante ci è sembrata la forma del nuovo sport Jedi, la scherma con spada laser (in realtà a led!). Una vera e propria scuola di scherma ha mostrato e insegnato i rudimenti di questa nuovissima disciplina che mette insieme la scenografia di Lucas alle abilità della spada. I ragazzi hanno fatto lunghe code per poter cimentarsi.
L’appuntamento è quindi al prossimo anno con la speranza di ripetere, se non superare i risultati di questa edizione.