Ventitrè tifosi romanisti, che lo scorso 12 settembre si fermarono all’autogrill di Montepulciano (Siena) sull’A1 di ritorno dalla trasferta ad Empoli (Firenze), sono stati individuati e sottoposti a Daspo, a causa dei gravi problemi di ordine pubblico creati all’interno dell’esercizio commerciale. Proprio il caos venutosi a determinare, spiegano dalla questura di Siena, ha costituito l’ideale presupposto per portare a compimento una serie di furti, per i quali gli stessi tifosi sono stati denunciati per furto aggravato. In particolare, dall’attività investigativa svolta dalla digos, “è emerso che tra la tarda serata del 12 e la notte del 13 settembre del 2022, un nutrito gruppo di ultras dell’Ad Roma che stava rientrando nella capitale dopo la partita giocata allo stadio Castellani di Empoli, si è fermato all’autogrill di Montepulciano lungo l’Autostrada del Sole dove, approfittando della superiorità numerica e creando caos all’interno ha trafugato generi alimentari, giocattoli, capi di abbigliamento e altra merce dagli scaffali, guadagnandosi la fuga attraverso la porta di emergenza – spiegano gli ivnestigatori -. Identificati dai poliziotti attraverso l’ attività d’indagine, svolta anche confrontando le immagini delle riprese effettuate dalla polizia scientifica di Empoli e mediante lo studio dei nominativi sui tagliandi d’ingresso allo stadio, sono stati denunciati”. A seguito dell’analisi delle posizioni di ciascun tifoso, il questore di Siena Pietro Milone ha emesso nei loro confronti 23 Divieti di accesso alle manifestazioni sportive.
I tifosi, tutti residenti a Roma e di un’età compresa tra i 18 e i 50 anni, non potranno assistere alle competizioni di calcio relative ad incontri ufficiali o amichevoli dei campionati o tornei nazionali o internazionali disputati sul territorio italiano per un periodo che va da 1 a 3 anni. Per le partite che si disputeranno allo stadio Olimpico di Roma il divieto si estende anche alle vie prospicienti l’impianto sportivo e alle strade dedicate alle tifoserie ospiti e/o ai giocatori. Nei confronti di quattro di loro, recidivi nei provvedimenti di Daspo, il divieto per 5 anni prevede anche l’obbligo di firma, soggetto alla convalida da parte del gip, presso gli uffici della questura di Roma.