Sempre più incandescente il clima nel governo in vista delle Europee. Per Salvini, se serve, il rapporto deficit-pil può e deve sforare il 3%, e al Corriere dice: “Tra il dire ‘me ne frego’ dei vincoli e il dire ‘non faccio niente’, perché questa è l’alternativa, io sceglierò di fregarmene”.
Di Maio però lo accusa di far aumentare lo spread, balzato ieri fino a 283 punti e stamani apertura in rialzo a 281 per lo spread. Intanto il Pd punta ai voti Cinquestelle, ma sulle alleanze Di Maio è chiaro: “Non voglio averci nulla a che fare” e annuncia: “faremo un nuovo gruppo europeo”. Stamani apertura in rialzo a 281 per lo spread.
Anche tasse, cantieri e famiglia terreno di scontro nella maggioranza, mentre sullo sblocca-cantieri interviene il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, evidenziandone aspetti pericolosi. La Lega preannuncia una nuova proposta da realizzare entro l’anno “per tanti italiani in difficoltà”.
Ed è il ministro Fontana a proporre di introdurre nel decreto crescita detrazioni per pannolini e latte. Dal M5s accuse di plagio. Approvata in via definitiva la legge sul voto di scambio. Via libera alla Camera al nuovo assegno di divorzio.
Se si litiga così, dopo il 26 per il governo andare avanti è insostenibile”, afferma Giancarlo Giorgetti. “Ma si può ripartire”, aggiunge