Scattano regole movida a Roma, ma c’è nuova maxi-rissa

Faro su giovani che abusano di alcol. Associazione, è emergenza

Il primo venerdi’ dell’ordinanza contro la ‘malamovida’, a Roma si chiude con oltre 250 controlli da parte dei caschi bianchi e undici minimarket sanzionati perche’ aperti oltre le 22. Le regole in vigore nei municipi I e II prevedono la chiusura anticipata dei negozi di vicinato, da Trastevere a San Lorenzo. Sono state accolte favorevolmente dai locali (non toccati dalla stretta), ma non hanno potuto impedire che una nuova maxi-rissa tra giovanissimi scoppiasse in un’altra zona, piu’ periferica, della citta’: Centocelle. Un fenomeno, quello delle violenze tra gli adolescenti, che preoccupa sempre di piu’. A lanciare l’allarme questa volta, e’ l’associazione ‘Women Of Change Italia’, secondo cui si tratta di “un’emergenza nazionale”.

Il parapiglia in piazza delle Gardenie e’ stato immortalato da alcuni video. “Sempre piu’ numerose risultano essere le segnalazioni nei confronti di gruppi di giovanissimi e la questione sembra non riguardare unicamente le periferie delle grandi citta’ ma comincia a manifestarsi anche nelle zone piu’ centrali”, spiegano da ‘Women Of Change Italia’. La maxi-rissa di Centocelle sarebbe stata segnalata da un gruppo di addetti alla sicurezza che si trovava nei paraggi per prestare servizio nei locali della zona. Gli stessi ‘steward’ previsti dall’accordo con le associazioni di categoria per il contrasto alla movida violenta nei due municipi piu’ centrali.

“Le associazioni di categoria stanno creando questa linea di steward che controlleranno le strade ma, secondo me, dovrebbero avere linea diretta con le forze dell’ordine, altrimenti non possono fare nulla”, dice il gestore di un locale in via di San Giovanni in Laterano nella prima serata di applicazione dell’ordinanza sindacale. “La movida qui e’ diventata un grosso problema, perche’ ci sono gruppi di ragazzini tra i 15 e i 20 anni che bevono, fanno risse e disturbano noi commercianti che cerchiamo di lavorare”, gli fa eco un collega, titolare di una vineria a due passi dal Colosseo. Plaude alla stretta sui minimarket decisa dal Campidoglio anche un terzo esercente, che ha una caffetteria: “Ci sono ragazzini addirittura di 14 anni vanno nei minimarket e comprano birre, vini, alcolici, se li portano via, si ubriacano e buttano le bottiglie ovunque”.

Alla base dell’ordinanza, oggetto anche di alcune riunione in Prefettura, c’e’ la constatazione che i maggiori problemi derivano dal consumo di alcol in strada. Ma il piano e’ orientato ad un approccio graduale e ponderato: dopo i primi 30 giorni di monitoraggio, potra’ infatti essere soggetta ad ‘aggiustamenti’. Intanto, in citta’ i servizi interforze hanno intensificato tutti i controlli a San Lorenzo e Trastevere.

Nel primo quartiere, polizia e carabinieri hanno controllato 110 persone e 62 green pass: due le sanzioni per mancanza della certificazione verde. Nel secondo rione verifiche a tappeto su 318 frequentatori di locali, di cui due sono stati sanzionate per inosservanza alle norme anti Covid. Anche nei prossimi giorni, le forze dell’ordine presteranno “massima attenzione” ai gruppi di giovani che consumano grandi quantita’ di alcolici. E, ricordano, che i “locali che somministreranno bevande alcoliche ai minori o oltre l’orario consentito verranno sanzionati” e rischiano la sospensione della licenza.

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