Sciopero Ama, sit-in in Campidoglio

Presidio dei dipendenti in Campidoglio. "Adesioni del 70%". Chiuso Tmb Salario

La protesta dei dipendenti Ama

Erano circa un centinaio i lavoratori Ama che oggi sotto la pioggia hanno protestato in piazza del Campidoglio per il mancato ok della Giunta capitolina al bilancio della municipalizzata.

L’adesione allo sciopero  – secondo Natale Di Cola, segretario della Cgil Funziona Pubblica di Roma – è stata del ” 70%, con punte del 100% , ad esempio al Tmb Salario che per questa ragione è chiuso”.

 

 

Lo sciopero minacciato più volte dai lavoratori negli ultimi mesi era poi sempre stato annullato o rinviato. Stavolta però sono stati vani i tentativi di rassicurazione da parte del Campidoglio.

La principale criticità è dovuta al mancato ok da parte della Giunta al bilancio di Ama. Il Campidoglio infatti non vuole riconoscere alla municipalizzata 18 milioni iscritti a credito verso il Comune per i servizi cimiteriali che le permetterebbero di chiudere con un leggero attivo di bilancio. In questo modo oltre a essere in ritardo l’approvazione del bilancio consolidato di Roma Capitale, secondi i sindacati, c’è il serio rischio che a fine mese non vengano pagati gli stipendi ai lavoratori per le difficoltà dell’azienda ad ottenere le linee di credito per la liquidità dalla banche in assenza del bilancio approvato. 

“Ci dispiace per i cittadini che dovranno subire le conseguenze di questo sciopero – spiega Di Cola – ma era inevitabile. Noi oggi scioperiamo perché il comune sono 6 mesi che non approva il bilancio dell’Ama e non ha approvato la delibera 58 che sblocca il turnover nell’azienda e la 52 che scongiura qualsiasi ipotesi di privatizzazione di parte del servizio. Entrambe erano il frutto di un accordo tra sindacati, Ama e Campidoglio. Sono tre accordi disattesi da parte dell’amministrazione che ci fanno preoccupare per il futuro dell’azienda”. Da piazza del Campidoglio, poi, i lavoratori di Ama si muoveranno in giro per la città per distribuire i cittadini dei volantini con illustrate le ragioni della loro protesta

Già ieri – per comunicare lo spostamento del presidio da piazza Madonna a di Loreto al Campidoglio – i lavoratori avevano ribadito l’inevitabilità dello sciopero, spiegando che nei mesi scorsi avevano avuto un atteggiamento “di massima collaborazione con i vertici dell’azienda municipalizzata, e dato ai vertici di Roma Capitale tutto il tempo per dare seguito alle dichiarazioni sul futuro pubblico di Ama, oltreché agli accordi sottoscritti per lo sblocco delle assunzioni” che, evidentemente, non aveva portato i risultati sperati.

 

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