I tassisti scioperano? Le loro corse le copriamo noi. Gratis. È questo il senso della proposta inviata a vari comuni italiani da parte di alcune associazioni che rappresentano gli NCC.
Mercoledì 3 aprile, infatti, una mobilitazione nazionale toglierà dalle strade tanti taxi, arrabbiati con il ministro Danilo Toninelli per l’assenza – dicono – di un piano efficace di contrasto all’abusivismo e per lo strapotere delle multinazionali nel trasporto pubblico non di linea. “E’ inaccettabile che i tassisti facciano sciopero contro una legge che hanno scritto loro e che infatti mentre mantiene intatti i loro anacronistici privilegi, punisce gli Ncc e ci pone così tanti ostacoli che molte delle nostre imprese saranno costrette a chiudere perché obbligate a rientrare in rimessa dopo ogni servizio con costi economici e ambientali insostenibili e perché costrette a compilare registri dei propri clienti che violano apertamente le tutele previste dalla legge sulla privacy” spiegano Giorgio Dell’Artino, presidente di Air e Francesco Artusa, fondatore di FAI Trasporto persone.
Per questo, alcune sigle NCC hanno preso carta e penna e si sono rivolti direttamente ai sindaci di Milano, Firenze, Roma, Napoli, Torino e Venezia per offrire la propria disponibilità.
Un’iniziativa nata per dimostrare l’importanza di un servizio – quello NCC – messo a dura prova dalle decisioni governative e per contrapporsi ulteriormente al mondo dei taxi, accusati dai conducenti a noleggio di dettare legge in tutti gli ambiti che investono il trasporto pubblico non di linea.
La proposta, tuttavia, non trova l’adesione totale della categoria. Si smarca FAI – Confcommercio Imprese per l’Italia, che con il presidente Daniele Ercoli spiega di non condividere l’iniziativa del 3 aprile.