Mobilitazione domani a Roma per il ritorno in classe. Dalle 9 si terranno una serie di lezioni en plein air davanti a istituti superiori chiusi dopo la decisone nel Lazio del ritorno in classe il 18 gennaio salvo ulteriori slittamenti.
La Rete degli studenti medi fara’ un presidio simbolico davanti alla Prefettura.
Poi ci saranno lezioni dei Giuristi Democratici al Brancaleone, una davanti al liceo Albertelli e un’assemblea sulla Scuola del collettivo Plinio a Villa Torlonia. Davanti al liceo Cavour lezione con Marco Damilano.
Intanto domani rientro in classe, oltre che per i 5 milioni di studenti italiani delle materne, elementari e medie tornati sui banchi giovedi’ scorso 7 gennaio, anche per i ragazzi delle superiori in Toscana (sono 166 mila) e in Abruzzo (56.600) e in Valle D’Aosta. che si alterneranno a Scuola in base alla percentuale stabilita del 50%. A questi numeri vanno aggiunti i bambini delle prime due classi delle elementari che torneranno anche loro in presenza domani in Campania.
In Trentino Alto Adige gia’ dal 7 gennaio tutti gli alunni dalle materne alle superiori sono rientrati in classe. Nelle altre regioni il rientro dei ragazzi delle superiori e’ posticipato con date differenziate a territorio a territorio che vanno dal 18 gennaio (Piemonte, Lazio, Liguria, Molise, Puglia) fino al 1 febbraio (Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Sicilia, Veneto, Friuli Venezia Giulia). Il 25 gennaio torneranno invece in classe i ragazzi delle superiori in Emilia Romagna, Campania, Lombardia e Umbria. A casa domani rimarranno anche tutti gli studenti siciliani: il presidente Musumeci ha disposto infatti il rientro il 1 febbraio per gli studenti delle superiori e il 18 gennaio per quelli del primo ciclo.
Disertare la Dad e le aule, per i pochi che ritorneranno in presenza. La Rete degli studenti medi lancia lo sciopero della scuola in varie citta’ per domani 11 gennaio, data dove solo in tre regioni gli istituti superiori torneranno in presenza. “Vogliamo la scuola in presenza ed essere priorita’ del paese, basta rimandi e rimpalli. Il coinvolgimento degli studenti e’ stato assente e le misure sono insufficienti a garantire il diritto allo studio per tutte e tutti”, scrivono in una nota. L’iniziativa e’ partita dalla Rete degli studenti medi del Lazio ma sara’ adottata anche in altre citta’. “Chiediamo a tutti gli studenti e tutte le studentesse di assentarsi dalle proprie ore di lezioni per tutta la giornata di lunedi’ 11 gennaio e partecipare alla mobilitazione -scrivono i promotori- vogliamo mettere in luce le mancanze di un sistema che vive continui tagli da vent’anni, vogliamo evidenziare che la scuola non e’ oggi prioritaria come dovrebbe, vogliamo esprimere dissenso per la gestione pessima di questo secondo rientro scolastico. Ci priviamo un giorno della scuola per non esserne privati mai piu'”. “Gli interventi sui trasporti, sugli spazi e sul tracciamento che piu’ di duecento rappresentanti degli studenti avevano chiesto a dicembre non sono sufficienti e le misure per ridurre l’impatto negativo dello scaglionamento orario sulla vita degli studenti sono ancora troppo poche -aggiungono- Vogliamo la scuola in presenza, vogliamo una scuola sicura e vivibile, vogliamo un sistema di trasporti funzionante con degli investimenti mirati che possano seriamente sopperire alle mancanze di tutti questi anni, vogliamo un sistema di tracciamenti efficace e vogliamo che si investa per risolvere le pessime connessioni delle scuole”.