È iniziata la lunga giornata di protesta dei sindacati che, per la prima volta dall’insediamento della nuova amministrazione capitolina, chiamano in causa direttamente il Campidoglio. A scendere in piazza è il settore della scuola con due appuntamenti. Stamattina le operatrici delle mense scolastiche, nel pomeriggio le educatrici precarie degli asili nido. La prima manifestazione va in scena con trombette e fischietti, palloncini rossi, verdi e azzurri, le bandiere dei tre sindacati di settore, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Roma e del Lazio. Un girotondo a metà mattinata con slogan e canti. “Nelle scuole ci siamo anche noi”, si legge su uno striscione bianco con la scritta nera. “Non siamo invisibili”, recita un altro.
Diverse centinaia le persone che hanno animato la prima protesta sulle scale dell’Arce capitolina in piazza del Campidoglio per chiedere migliori condizioni di lavoro nell’ambito degli appalti per l’affidamento dei servizi di mensa scolastica. Tra le lamentele: i carichi di lavoro insostenibili e la mancata garanzia dei livelli occupazionali al momento del cambio appalto. “Ci sono persone che lavorano in questi appalti da 40 anni e arrivano sfinite a sera, questo non è più possibile: di lavoro non si può morire, vogliamo lavorare ma i diritti devono essere riconosciuti”, racconta Cristina Silvestri, dirigente sindacale della Fisascat Cisl Roma.
Le aziende vincitrici delle gare “non rispettano gli organici e li abbattono, questo peggiora notevolmente le condizioni di lavoro in un contesto che già aveva difficoltà enormi a partire da impianti e stabilimenti vecchi”, spiega Alessandro Russo della segreteria regionale della Filcams Cgil. “Chiediamo una cabina di regia per risolvere progressivamente questi problemi e governare un appalto che dovrà durare cinque anni e non deve far subire alle lavoratrici gli stessi problemi”, aggiunge. In particolare lo sciopero di oggi, che vede incrociare le braccia agli operatori che servono gli asili nido, le scuole dell’infanzia e le elementari, e il cui servizio è legato agli appalti del Campidoglio, arriva “dopo anni difficili per il servizio della ristorazione collettiva. Abbiamo registrato un avvio complicato dal punto di vista occupazionale su almeno tre lotti – continua Russo -. In parte il problema è rientrato dopo aver rischiato quasi cento esuberi” ma “restano irrisolti alcuni lotti”.
Il servizio della ristorazione scolastica “in questo momento va avanti solo grazie alla buona volontà, all’impegno e alla passione delle lavoratrici”, sottolinea Silvestri della Fisascat Cisl Roma. È stato l’ultimo cambio di appalto, avvenuto a gennaio, che ha fatto precipitare la situazione. “Il rapporto con il dipartimento, dopo il cambio dell’appalto avvenuto a gennaio si è incrinato, perchè noi incalziamo affinché si evitino situazioni pericolose come il subappalto che è inserito nei bandi di gara – ha chiarito Franco Polito, della Uiltucs di Roma e Lazio, referente del settore ristorazione per il sindacato -. Hanno diviso la produzione dalla distribuzione del pasto, il subappalto in un lotto prevede addirittura sei imprese diverse, è pericoloso per l’andamento del servizio. Chiediamo al dipartimento servizi educativi un maggiore impegno nell’affrontare una situazione che è divenuta oramai insostebile”.
A quanto si è appreso da fonti sindacali una delegazione dei lavoratori della ristorazione, in queste ore, è stata ricevuta dall’assessora alla Scuola e lavoro di Roma, Claudia Pratelli. Intanto nel pomeriggio, sotto la sigla dei Cobas scuola ma anche di altri sindacati, protesteranno le educatrici dei nidi che lamentano anni di contratti precari e chiedono assunzioni. C’è tra loro chi attende dal 2003 e chi dal 2007. “Una situazione diventata insostenibile”, spiega Serena Barbarella dei Cobas scuola. “Oggi saremo in Campidoglio vestite di nero e con la barba proprio a simboleggiare che siamo invecchiate nell’attesa di essere assunte – aggiunge -. Chiederemo un incontro direttamente al sindaco che ha la delega al personale, vogliamo che ci sia un impegno concreto e oggettivo sulle assunzioni”.