Scuola: studenti in protesta al Miur contro esame maturità, “ministro ascoltaci”

In viale Trastevere a Roma. "Chiediamo l'abolizione della seconda prova e un orale basato su una tesina, valutato da commissioni interne"

La protesta degli studenti davanti al ministero dell'Istruzione a Roma.

Gli studenti riuniti in presidio davanti al Miur ottengono l’incontro con il ministro Bianchi. Bendati, imbavagliati, con le mani legate, a simboleggiare il disagio che hanno vissuto a scuola, seduti a terra, sotto lo striscione con scritto “Gli immaturi siete voi”, gli studenti hanno dato il via al presidio davanti al Ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere a Roma.

Gli studenti e le studentesse romane si sono dati appuntamento per continuare la mobilitazione “contro questa Maturita’, soprattutto dopo le notizie di alcune modifiche all’Esame”, modifiche, per la Rete degli Studenti Medi, “troppo esigue per poter dire di aver costruito un Esame a misura di studente e che non mettono in discussione la struttura della prova”.

Secondo quanto si apprende dagli studenti in protesta, durante la mobilitazione c’e’ stato un incontro tra il coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi (sindacato studentesco) e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Il ministro ha confermato che non ci sara’ nessun passo indietro, ci saranno due prove scritte e una orale”, ha commentato il coordinatore del sindacato studentesco al termine dell’incontro. “Questo esame, senza considerare le difficolta’ legate a questi anni di pandemia, non ci va bene”, ha proseguito.

“Quale normalita’? Tra problemi psicologici e mentali degli studenti, costretti a seguire lezioni in didattica a distanza, l’esame di maturita’ deve tener conto di tutto questo”, ha commentato uno studente del Liceo scientifico Plinio Seniore di Roma. “Chiediamo l’abolizione della seconda prova e un orale basato su una tesina, valutato da commissioni interne”, ha aggiunto lo studente. Questi anni di pandemia hanno segnato i ragazzi, ma anche i docenti.

“Le difficolta’ non sono solo nostre, ma anche dei docenti”, ha raccontato una maturando del Liceo Classico Albertelli. “La nostra professoressa di latino ha detto chiaramente che questo esame non siamo in grado di affrontarlo”, ha spiegato. Gli studenti annunciano che le proteste continueranno fin quando il ministro Bianchi non fara’ un passo indietro. “Noi non ci fermeremo fin quando questo esame non sara’ cambiato”, ha concluso il coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi.

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