Severino, “amiamo Roma per essere più virtuosi”

L'ex ministra del governo Monti è a favore delle iniziative dal basso per il decoro della città. E dice: "serve cambiare l'approccio culturale come per la lotta alla corruzione"

credit photo twitter @UniLUISS

“Bisogna ricominciare ad amare Roma. Io lo vedo con Milano: i cittadini la amano e amano dire che è diventata straordinaria. Ecco, l’amore può generare comportamenti virtuosi”. La dichiarazione d’amore (e d’intenti) verso la Capitale è quella di Paola Severino, ministra della Giustizia con il governo Monti.

In un’intervista al dorso locale di Repubblica, l’ex ministra racconta di portare avanti attraverso la Luiss (di cui è vicepresidente e dove insegna Diritto penale) delle azioni dal basso per tutelare il decoro della città. Tra queste, ripulire insieme agli studenti, il sabato e la domenica, le zone intorno all’università quando sono preda del degrado. La Severino è una sostenitrice delle Giornata della Terra, che domenica prossima vedranno oltre tremila volontari darsi appuntamento per pulire la capitale.

“Sono azioni che insegnano agli studenti l’amore per Roma e generano un effetto emulazione. Chi passa e ci vede lavorare si unisce a noi. È una contaminazione positiva”. Secondo Severino i cittadini non possono sostituirsi ad Ama, “ma ci può essere un riconoscimento reciproco che genera integrazione”. Ma perché si registri invero cambio di passo, per l’ex ministra è necessario cambiare “l’approccio culturale, come per la lotta alla corruzione”. Come ad esempio è stato fatto a Hong Kong, dove “hanno sradicato questo problema instillando fin dall’asilo ai bambini la convinzione che il più furbo in realtà è il più stupido. Dall’asilo all’università bisogna lavorare su questo: il rispetto delle regole ti rende forte”.

 

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