Shoah, Roma dedica un parco al piccolo Sergio De Simone

Portato ad Auschwitz a soli 7 anni, fu l'unico bimbo italiano tra le cavie umane degli esperimenti di Heissmeyer nel campo di concentramento di Neuengamme

Il Viaggio della Memoria, dei ragazzi delle scuole romane ad Amburgo, nell’ex scuola di Bullenhuser Damm

Un parco di Roma sarà intitolato a Sergio De Simone, uno dei bambini vittime dell’Olocausto e cugino delle sorelle Andra e Tatiana Bucci. Lo ha annunciato la sindaca di Roma Virginia Raggi in occasione delle celebrazioni per la Giornata della memoria in Campidoglio.

“Stiamo lavorando all’intitolazione di un parco di Roma al piccolo Sergio De Simone, cugino delle sorelle Andra e Tatiana Bucci”, ha detto Raggi. Portato ad Auschwitz a soli 7 anni, il piccolo Sergio fu l’unico italiano tra i 20 bambini di varia nazionalità selezionati come cavie umane per esperimenti medici compiuti da Kurt Heissmeyer nel campo di concentramento di Neuengamme presso Amburgo.

Raggi ha quindi ricordato che anche per questo il comune ha “continuato la tradizione dei Viaggi della Memoria e abbiamo aggiunto la tappa di Amburgo che fa parte della costruzione della memoria”. Inoltre la sindaca ha ricordato che “per fare memoria bisogna non solo ricordare il passato ma fare anche gesti concreti per questo abbiamo voluto eliminare dalla toponomastica di Roma alcune strade ancora intestate a firmatari del manifesto della razza”.

Da Roma partirono 250 bambini e non tornarono mai più

Un applauso in memoria di Pietro Terracina e Alberto Sed, testimoni della shoah e recentemente scomparsi, ha aperto la celebrazione per la Giornata della memoria in Campidoglio a cui hanno preso parte gli studenti delle scuole superiori di Roma.

“È importante vedervi qui, in una giornata fondamentale come questa”, ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi portando il suo saluto agli studenti. “Ci sono giornate importanti – ha aggiunto – nella vita di una comunità. Il 27 gennaio è la giornata della memoria e avervi qui ci aiuta a capire quanto sia importante non dimenticare e tramandare la memoria. È fondamentale non dimenticare, perché quello che è accaduto fa parte della nostra storia e del nostro passato, appartiene a tutti noi anche se non lo abbiamo vissuto. È importante ricordare per poter scegliere, se non facciamo esercizio di memoria è probabile che la storia si ripeta, ricordare ci aiuta ad andare verso un futuro migliore e diverso”. Raggi ha poi ricordato che “Roma ha pagato un alto tributo di sangue alla shoah. Viviamo in una democrazia che è stata costruita e che non dobbiamo mai dare per scontata”.

Alla cerimonia è intervenuta anche la presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello che ha spiegato: “Il focus di questo giorno della memoria sono i bambini. Da Roma ne partirono 250 e non tornò nessuno. Non dimentichiamoci chi si è voltato dall’altra parte e chi è stato complice di questo orrore. A 75 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz mi chiedono se ho la fiducia che voi ragazzi possiate raccogliere quel testimone. Io dico sì, per l’impegno e la maturità con cui raccogliete questo testimone”.

Nel corso della cerimonia è stato proiettato il documentario “Kinderblock – l’ultimo inganno” di Marcello Pezzetti con la regia di Ruggero Gabbai prodotto anche dalla fondazione Museo della shoah in collaborazione con Rai Cinema, che racconta la storia di Sergio De Simone e delle due cugine, Andra e Tatiana Bucci, e a cui la sindaca di Roma ha annunciato che intitolerà un parco alla memoria. A seguire una delegazione del collettivo dei “testimoni dei testimoni”, un gruppo di ragazzi di Roma che ha partecipato ai Viaggi della memoria, dialogherà con gli studenti in sala della Protomoteca partendo dal racconto della propria esperienza

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