Sindacati: a Roma un altro rider muore sul lavoro, Gualtieri ci convochi

“Siamo profondamente addolorati e al contempo indignati. Non si può morire per consegnare una pizza, non si può morire per lavorare".

Un giovane fattorino e’ morto ieri notte in piazza Re di Roma, investito da un bus turistico. In una nota la la Filt Cgil di Roma e del Lazio, la Fit Cisl e la Uiltrasporti, commentano: “Siamo profondamente addolorati e al contempo indignati. Non si puo’ morire per consegnare una pizza, non si puo’ morire per lavorare. Ancora non si conoscono le dinamiche dell’incidente – continua la nota – ma il risultato e’ un 23enne deceduto e un autista che sara’ segnato a vita. Riteniamo non sia piu’ rinviabile l’apertura di un tavolo, richiesto al Comune da mesi, per affrontare il tema della sicurezza dei rider sulle strade romane. La strada e’ un luogo di lavoro promiscuo dove si incontrano, e purtroppo scontrano, persone, spesso lavoratori e lavoratrici. Sono arrivati ormai a 17 i morti sulle vie di Roma dall’inizio del 2023. Il Comune convochi le parti sociali per affrontare il problema, proprio a partire dai rider che sono l’anello piu’ debole della circolazione viaria per i mezzi di trasporto utilizzati, spesso per l’eta’, troppo frequentemente per i ritmi di lavoro e gli orari notturni. Le nostre organizzazioni, come sempre, saranno a disposizione per contribuire a raggiungere le opportune soluzioni”.

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