Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso la revoca del sottosegretario leghista Armando Siri, indagato dalla procura di Roma per corruzione.
Il decreto di revoca è stato adottato dal premier al termine di un lungo Cdm durante il quale si è sviluppato un confronto, descritto come “civile”, che ha coinvolto l’intero governo. Fonti della Lega hanno precisato che sono intervenuti i ministri Bongiorno e Salvini per ribadire “fiducia nel premier ma anche difesa del sottosegretario Armando Siri, innocente fino a prova contraria”.
E ora la Lega rilancia l’azione di governo: “Basta coi litigi e le polemiche, i no e i rinvii: ci sono tantissime cose da fare: flat tax per famiglie, imprese e lavoratori dipendenti, autonomia, riforma della giustizia, apertura dei cantieri, sviluppo e infrastrutture”.