Sonetti di Leopardi e Shakespeare per coprire svastiche

Blitz a Fiumicino, città invasa da centinaia manifestini poetici

Una poesia per cancellare una svastica o altri simboli di estrema destra. O, più semplicemente, una poesia per rendere più lieve una passeggiata. Qualcuno a Fiumicino, cittadina sul litorale a nord di Roma, ha tappezzato le strade di manifestini con sopra stampati i sonetti di illustri poeti. Un gesto di impronta romantica o un’azione di stampo antifascista? Probabilmente entrambe le cose, ma il dilemma resterà finche sarà ignoto l’autore del gesto. Fatto sta che stamani Fiumicino si è svegliata invasa dalla poesia, proprio nel giorno in cui, sarà un caso, il capolavoro di Giacomo Leopardi “L’Infinito” compie 200 anni. Nella notte sono stati affissi oltre un centinaio di manifestini bianchi, stampati su fogli A4, su muri, alberi e pali di varie strade, che riportano non solo sonetti del poeta di Recanati, ma anche di altri grandi poeti come William Shakespeare, Sandro Penna, Giuseppe Ungaretti e Guido Cavalcanti. In diversi casi i manifestini, anonimi e vergati con dei segni grafici ad incorniciare i sonetti, hanno coperto precedenti scritte con simboli di Forza Nuova, svastiche e celtiche. I sonetti sono apparsi sulla centrale via Torre Clementina, lungo il porto canale, e via delle Meduse. Ma anche sui muri di via della Foce Micina, a Piazza Grassi, sulla Passerella pedonale sul Tevere, vicino la storica Fontana delle Cinque Lune, sulle pensiline del Cotral, sugli alberi di via delle Ombrine, su cui tempo addietro erano state disegnate delle svastiche. “Il mare è tutto azzurro. Il mare è tutto calmo. Nel cuore è quasi un urlo di gioia. E tutto è calmo”, recita uno dei brani di Sandro Penna apparsi. Ed ancora da Shakespeare: “Come posso ritrovare la mia pace se il ristoro del sonno è negato? Se l’affanno del giorno non riposa nella notte ma giorno da notte è oppresso e notte da giorno?”. Sulla rete la notizia è diventata “virale”. In tanti sui social lodano l’iniziativa. In tanti si chiedono chi possa essere stato l’autore del gesto, bersaglio anche di qualche critica per le affissioni abusive. Ma i più applaudono. “In attesa che chi di dovere pulisca tutto (soprattutto svastiche e graffiti vari), questo è un piccolo, ma bel gesto, per combattere il degrado, l’odio e l’inciviltà”, è uno dei commenti. Ed ancora: “Ma che cosa bellissima! Questo è il giusto modo di rispondere, nessun insulto ma arte!”. Il gesto ricorda, in parte, il movimento messicano “Acciòn Poetica” nato alla fine degli anni ’90 con l’intento di lasciare delle micro poesie dipinte nei muri delle città con pennelli e con un’impronta romantica con alcuni sonetti d’amore. “Vogliamo esprimere solidarietà e ringraziamento all’anonimo autore del gesto, che inneggia alla cultura e all’antifascismo – riferisce Fabio Campolongo, presidente della sezione Anpi di Fiumicino – è stata una bella sorpresa questa sorta di flash mob: mesi fa anche noi coprimmo con dei fazzoletti bianchi delle svastiche apparse su degli alberi e di recente avevamo chiesto al comune che fossero cancellate, per decoro urbano, scritte offensive e xenofobe apparse sul territorio”. “Vorrei ringraziare di cuore chi stanotte ha deciso di riempire Fiumicino di poesia. È stato un vero spettacolo uscire di casa stamattina e ritrovarsi circondati dai versi di Giacomo Leopardi, William Shakespeare, Sandro Penna e Giuseppe Ungaretti, versi con cui sono state coperte svastiche e altri simboli di organizzazioni neofasciste. Uno splendido buongiorno per tutta la Città”, è stato il commento del vice sindaco di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca.

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