Dopo l’accoglimento della richiesta di unificare i due filoni dell’inchiesta relativa alla realizzazione dello stadio della Roma, che vede imputati l’imprenditore Luca Parnasi e altre 12 persone insieme al presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e l’avvocato Camillo Mezzacapo, in aula sono iniziate le schermaglie tra gli avvocati di De Vito e la pubblica accusa, sostenuta da Luigia Spinelli e Barbara Zulin.
A far alzare i toni, le eccezioni sollevate dai legali di De Vito che hanno sostenuto la generalita’ dell’accusa nei confronti del loro assistito dal momento che non era specificato negli atti come sarebbe intervenuto nel favorire il progetto dello stadio. Una eccezione contestata ovviamente da Roma Capitale, che si e’ costituita parte civile, il cui avvocato ha sottolineato come De Vito avesse espresso parere favorevole al progetto del nuovo stadio. Dopo circa un’ora di camera di consiglio, il presidente del collegio Paola Roja ha rigettato l’eccezione fissando l’udienza successiva al 5 marzo. Prima pero’ ha accettato la lista dei testimoni tra cui anche il sindaco di Roma Virginia Raggi.
Il nome del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, compare nella lista testi depositata dai difensori di Marcello De Vito nell’ambito del maxipricesso sul nuovo Stadio della Roma. I giudici della ottava sezione penale, davanti ai quali si celebra il procedimento, hanno dato via libera alle liste presentate da Procura e difese e quindi Bonafede, cosi’ come la sindaca di Roma, Virginia Raggi, comparira’ come testimone nel processo che vede imputate 16 persone tra cui il costruttore Luca Parnasi e l’ex presidente di Acea, Luca Lanzalone.