Restano in carcere i quattro manager della societa’ Eurnova (Gruppo Parnasi) arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma.
Il tribunale del Riesame ha respinto le istanze di scarcerazione confermando la detenzione in carcere per Gianluca Talone, Simone Contasta, Giulio Mangosi, Nabor Zaffiri, collaboratori del costruttore Luca Parnasi. Nei loro confronti l’accusa e’ di associazione a delinquere.
Il gip il 22 giugno scorso ha posto ai domiciliari Luca Caporilli, sempre del gruppo Parnasi, che nel corso di un interrogatorio con i pm ha fatto ammissioni sulla dazione di denaro ad un funzionario pubblico.
Intanto resta ai domiciliari l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone che”ha dimostrato spregiudicatezza e pervicacia nell’asservire la propria pubblica funzione al privato” e nell’interrogatorio di garanzia ha fornito “giustificazioni inverosimili contraddette da prove
schiaccianti”. Lo scrive il gip di Roma, Maria Paola Tomaselli, nel provvedimento con cui ha ribadito gli arrestati domiciliari per
l’avvocato genovese coinvolto nell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma.
Nell’interrogatorio, Lanzalone “ha reso dichiarazioni non solo del tutto svincolate, ma anche contrastanti con i dati probatori acquisiti” e le motivazioni fornite “dall’indagato in relazione alle utilità ricevute appaiono in taluni casi inverosimili e sempre contraddette dai dati probatori esistenti” scrive il gip. Il magistrato ha quindi confermato gli arresti domiciliari per Lanzalone per il “pericolo di inquinamento probatorio e recidiva elevato dovuto alle relazioni con organi di vertice della politica e dell’amministrazione”.